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Anche se ispirato a una storia vera, l'intera faccenda mi ricorda(neanche molto vagamente)una delle visite a sorpresa perpetrate da Alex con i suoi Drughi in "Arancia Meccanica".
La storia, tra l'altro ispirata ad un fatto realmente accaduto regge benissimo, sono rimasto molto colpito dall'ambientazione, dalla scelta azzeccata della casa e del posto (quegli alberi inquietanti, l'altalena....), mi hanno colpito inoltre Liv Tyler e Gemma Ward...davvero eccezionali....non do il massimo perchè alcune scene sono troppo lente forse (come quella di Liv Tyler che va nella rimessa per cercare aiuto con una radio) e per un'imprecisione nella scansione del tempo che si nota dall'orologio...(in mezz'ora non possono accadere così tante cose), ma il film è consigliatissimo...come ha precisato il produttore più che un film dell'orrore è un film del terrore... :) io stesso quando l'ho visto da solo a casa, ho chiuso la porta a doppia mandata :)
Prendendo spunto da un fatto di sangue realmente accaduto, The Strangers, porta sullo schermo un trattato su come si costruisce la tensione. Il prologo tratta una tensione tra (ex) innamorati che scoprono di avere aspettative diverse: quei petali di rose rosse sparse ovunque non fanno presa su Kristen, ma sono astutamente anticipatori. Poi, dopo il battere alla porta la situazione precipita. Spetta a Liv Tyler sostenerla per gran parte della vicenda in un gioco che la vede passare attraverso tutte le espressioni della paura che si trasforma in terrore. È quasi certo, che, chi cerca un film alla Saw rimarrà deluso perché qui non sono le torture più efferate a catturare l'attenzione dello spettatore, quanto piuttosto la sensazione di impotenza nel difendersi dinanzi a un attacco di cui nessuno conosce autori e motivazioni. Ciò che in genere occupa i primi minuti di altri film, qui si sviluppa per la quasi totale durata del Dvd in una sfida con l'appassionato del genere (horror) scendendo nel suo terreno. Il regista utilizza tutte le retoriche della gamma già note, cercando ugualmente di sorprendere lo spettatore. Non è un gioco semplice ma il risultato è a suo favore. Comunque vorrei esprimere una cosa personalissima: non so quanta percentuale della realtà sia stata ricondotta sul set, ma, se il sottoscritto, si fosse trovato al posto di Scott (James Hoyt) con fucile e proiettili, il "team" mascherato si sarebbe trasformato in fretta da 'carnefice' a 'vittima'. Tuttavia non conoscendo la realtà dei fatti, e limitandomi all'azione della scena, mi arrabbio; come si fa a non "domare" persone (indubbiamente pazze) praticamente disarmate quando "io" al contrario sono ben equipaggiato? Scritto questo, compratelo perché ne vale assolutamente la pena.
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