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Sullo sfondo di una Roma disastrata dalla guerra goto-bizantina si staglia la figura di Gregorio. Dai suoi scritti emergono con chiarezza l’uso sapiente della retorica e la conoscenza della letteratura patristica. Debole nel fisico ma indomito nello spirito Gregorio ascendeva al seggio pontificio in un’Italia devastata dalle invasioni e dalla povertà e dovette farsi carico di molteplici necessità. Spinto dall’alto senso della missione sacerdotale Gregorio pretese dal clero severità di costumi e ne curò la formazione. I Dialoghi sono un’opera in quattro libri e narrano di fatti miracolosi compiuti, per lo più, da santi italiani durante il periodo dell’invasione dei Longobardi, furono sollecitati a Gregorio dai consacrati che gli che orbitavano intorno, come sprone ad una vita più esemplare ed evangelica. È da precisare che i Dialoghi sono l’unica opera in forma dialogica di Gregorio che prende spunto dalla nascente letteratura cristiana che ne faceva un uso frequente. In siffatto modo il dialogo si è tradotto in un recupero autobiografico e lo stile, i giudizi, le valutazioni, i punti di vista, servono all’autore per edificare il lettore. Per una maggiore comprensione del libro e per una valida visione d’insieme si raccomanda vivamente l’attenta lettura dell’Introduzione. Il testo presenta l’edizione originale accompagnato da un apparato critico, la traduzione italiana e un commento che chiarisce tutti gli elementi. Una corposa bibliografia arricchisce il volume con le principali opere di Gregorio e i maggiori studi sull’argomento. In un mondo secolarizzato che sembra aver perso il senso dei valori più autentici, la lettura del libro di Girolamo può essere molto utile proprio per riportarci alla dignità dell’uomo, fondata sull’etica e sulla riscoperta dell’Altro. Il santo ci invita a guardare il mondo “con gli occhi di Dio”, un pensare secondo Cristo e vedere “in Lui” tutte le cose. Aniello Clemente.
Letto per un esame, lo consiglio anche a chi non deve sostenere alcun esame di Medievale. Le storie di santi e diavoli scritte da papa Gregorio Magno sono uno spaccato sull'Italia - ma anche l'Europa - dei primi secoli di medioevo. In esse sono racchiusi tutti i principali temi che plasmeranno il pensiero medievale ma che usciranno intatti da quel millennio per approdare nella modernità sotto forma di medievalismi. Il purgatorio, le indulgenze, gli angeli, le visioni e le profezie, i miracoli fatti con la preghiera o con l'imposizione delle mani sono tutti elementi che troviamo anche oggi e che Gregorio tratteggia con così tanta maestria e senza remore, tanto da aver fatto dubitare che sia stato lui, un papa, a raccontare eventi di tal portata. Consigliatissimo.
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