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Vado indietro di quattro mesi, ritorno all’atmosfera natalizia e riprendo la usanza tradizionale di dare voti separati ai diversi racconti che formano il libro. Andrea Camilleri - I quattro Natali di Tridicino : il meglio del siculo-italiano dell’autore (che mi ha fatto ricordare molte parole) 5/5; Giosuè Calaciura - Santo e Santino : triste, tristissimo 3/5; Antonio Manzini - Babbo Natale : le avventure boccaccesche di un Babbo Natale e di un notaio 4/5; Fabio Stassi - A poco a poco tutto torna al Monte dei Pegni: un battello che non riesce ad attraccare in parallelo con l’errare della Sacra Famiglia 3/5; Francesco M. Cataluccio - La metamorfosi del Natale: Felice, in cerca di un ristorante per la Vigilia fa degli strani incontri 3/5; Francesco Recami - Natale con i tuoi: Divertente avventura dei viaggiatori di un volo cancellato 5/5; Alicia Gimenez-Bartlett - Natale in ottobre: Un Natale triste trasformato in piacevole da una strana ragazza 4/5. Una lettura, tutto sommato piacevole.
Divertente la storia di Recami. Mi è piaciuta molto anche la storia di Enzo scritta da Manzini. Simpatica quella di Giménez-Bartlett. Le altre sono senza lode e senza infamia. Camilleri mi piace di più quando scrive di Moltalbano.
Sellerio regala un'altra raccolta di racconti collegati al Natale. Non più storie gialle, ma riflessioni spesso amare su cosa significhi la festa più bella dell'anno quando si è soli, si è diversi, si è lontani o emarginati. Camilleri, Manzini, Recami, Gimenez-Bartlett accantonano i loro personaggi di riferimento per scrivere queste storie fondamentalmente velate di malinconia. Come sempre vi sono racconti più riusciti, altri senza capo né coda. Poetico Camilleri. Amaro Manzini. Ironico Recami. Sconclusionato ed incomprensibile Cataluccio
Recensioni
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Quest’anno il Natale di Sellerio si “sveste” di giallo, nel senso che gli autori interpellati per la tradizionale raccolta di racconti natalizia lasciano i ferri del mestiere di giallista per raccontare altre storie.
Ciascuno di loro declina il Natale a suo modo, offrendoci un campionario molto vario delle possibili versioni del classico racconto. Alla fine il risultato è un Natale che si sfilaccia, si deforma e trasfigura in base al variare delle vite di oggi. Un Natale che si adatta ai tempi tragicomici della nostra quotidianità, lasciando sempre un sapore dolce e amaro.
Il racconto che apre la raccolta è quello di Andrea Camilleri I quattro Natali di Tridicino, ambientato in una Sicilia arcaica e che ha come protagonista un pescatore. In queste pagine Tridicino cercherà e forse troverà in fondo al mare il regalo di Natale più bello per la sua ‘Ngilina. Sono invece due fratelli, Santo e Santino, i protagonisti del racconto di Giosuè Calaciura. Una storia di disabilità e amore familiare, quasi una favola, che arriva a toccare lo spirito del Natale.
È invece intrisa di amarezza la storia di Natale di Antonio Manzini, Babbo Natale. L’autore romano abbandona per un attimo il suo vicequestore Rocco Schiavone per raccontarci il personaggio di Enzo, un povero cristo che vede nel Natale l’occasione per risolvere un po’ dei suoi problemi.
Fabio Stassi nel racconto A poco a poco tutto torna al Monte dei Pegni descrive, in un lungo e toccante monologo interiore, la notte insonne di un detenuto che sta per essere trasferito su un’isola e che ricorda i giorni migliori della sua vita. È invece surreale e scoppiettante il Natale raccontato da Francesco Cataluccio ne La metamorfosi del Natale tutto ambientato in un misterioso laboratorio nascosto su un’isola della Grecia.
Sono invece delle scene di vita vera, anzi verissima, quelle che descrive Francesco Recami nel lungo racconto Natale con i tuoi, dove possiamo leggere l’epopea di una famiglia di Cusano Milanino in trasferta verso i parenti del sud e irrimediabilmente bloccati in Autogril, in compagnia della più varia umanità. Infine la raccolta si chiude con Natale d’ottobre di Alicia Giménez-Bartlett. L’autrice spagnola conquistata dall’editore palermitano, riesce a raccontare in poche intense pagine le sensazioni del giovane Francisco, che scopre che il vero compleanno di Gesù è in ottobre e che credere in Dio può essere una bella fregatura, qualche volta
Recensione di Annalisa Veraldi
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