L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Finalmente un libro che tratta di un fatto di cronaca nera terribile ma poco conosciuto
Conosco piuttosto bene la produzione precedente di Antonio Pagliaro, sempre eccellente, ed avevo una forte attesa: non delusa, poiché il libro (come definirne il genere? ci penso dopo…) è confezionato in modo ineccepibile, a partire – cosa per me non ininfluente – dalla preziosa veste grafica, per continuare nella narrazione accattivante fin dalle prime righe, precisa, chirurgica, nelle doti notevolissime nella costruzione della “trama” (anche queste virgolette le spiego dopo) e, cosa che io apprezzo particolarmente, nella ricerca documentale accuratissima, basata su articoli di quotidiani, riascolti di interviste e trasmissioni televisive, lettura di atti processuali ed incontri personali con molti testimoni della storia, avvocati, forze dell’ordine. Si tratta di una storia scomoda, iniziata nell’ottobre del 1971, e che molti fra i meno giovani ricorderanno: tre bambine sparite a Marsala durante il ritorno da scuola e successivamente ritrovate cadaveri in circostanze particolarmente inquietanti ed ambigue. Una storia che portò con sé una lunga scia di sofferenza mista a rabbia, curiosità, supposizioni e migliaia di pagine di atti processuali. Una storia, forse, senza una vera soluzione, e che, ripresa ora, fa ancora male. Al termine della ricostruzione degli fatti (ecco, quindi, da cosa è costituita la “trama”) l’Autore stesso sente la necessità di esprimere un suo preciso parere, scrivendo una interpretazione dei fatti che riconduce ogni episodio ad una dimensione umana di “sequenza di eventi semplici”, che si svolgono sulla filigrana di una Italia in evoluzione, fra austerity, avvenimenti calcistici, successioni di Papi, Primi ministri e Presidenti della Repubblica: piccole spigolature di fatti e date reali e facilmente verificabili. In sintesi, un true crime costruito con tanto studio e lavoro, caratterizzato da ritmo incalzante e grande capacità di acchiappare il lettore e risvegliarne la curiosità in modo che risulta quasi impossibile interrompere la lettura.
La storia è semplice, è semplice nella sua crudeltà, ed è semplice nella sua oscenità. Ma in Sicilia si complica sempre tutto. Niente è mai come sembra e niente deve sembrare quello che è in realtà. E sono complicati anche i siciliani, non parlano e se lo fanno è per dire che non possono parlare. Il mostro invece vuole parlare, parlare per perdersi, per nascondersi fingendosi uomo, vuole nascondersi tra le belve della mafia, per fuggire da se stesso forse più che dalla polizia. Perché il rimorso non dà tregua, e nemmeno gli occhi della gente. Nessuno ha pietà del mostro che ha ucciso tre bambine. Sono passati tanti anni dagli eventi narrati, ma, come per tutte le storie più turpi, alcuni dubbi non riescono a dissolversi, eppure era una storia semplice. Molti dei protagonisti non ci sono più, soprattutto tra gli inquirenti, e quelli rimasti in vita hanno poca voglia di tornare nel passato. Nonostante queste difficoltà nel reperire testimonianze, lo scrittore riesce a darci una cronaca da diversi punti di vista. Tante volte avrete l’impressione di aver capito la verità e altrettante di essere sulla strada sbagliata. Le prove possono significare una cosa ma anche qualcos’altro. Tanti rimarranno invischiati nella storia e altri rimarranno fatalmente invischiati nella Sicilia, ma questo non c’entra adesso. Quando il mistero vi sembrerà finalmente svelato la storia diventerà più confusa di prima. Pagliaro vi porterà, con lo stile chiaro e asciutto del reporter, quasi senza interferire, tra i protagonisti della storia, nelle paure che loro stessi esprimeranno durante gli interrogatori, con il dialetto o con l’italiano stentato appreso nei pochi anni di scuola. Il mostro, i contadini, i magistrati, i carabinieri, le mogli, i bambini, tutti faranno la loro parte mentre in Italia gli anni passano, scanditi dall’avvento della tv a colori, dai risultati delle finali di coppa e dall’aumento del prezzo del petrolio.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore