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«È cosa comunemente risaputa che l'arte aulica, dopo uno sviluppo quasi continuo dalla fine del Rinascimento in poi, subisce nel secolo XVIII un arresto per cedere poi del tutto a quel soggettivismo borghese, che in complesso domina ancor oggi la concezione artistica; è meno noto invece che certi caratteri della nuova tendenza sono già palesi nel Rococò e che proprio a questo punto si verifica la rottura con la tradizione aulica».
I grandi temi della ricerca di Hauser sono sottoposti a una verifica stringente quando la narrazione storica raggiunge le stagioni di piu evoluta e differenziata identità per le arti, come accade in questo terzo momento della storia sociale dell’arte dello studioso ungherese. L’indagine stilistica, le vicende figurative, i ruoli di artisti, committenti e pubblico, le connessioni fra potere, funzione del pittore e influenze della letteratura e della religione, oltre i ruoli della politica e delle idee, richiedono ora una trama piú folta e circostanziata: c’è da rilevare come Hauser affronti la navigazione con uno sviluppo serrato che non nasconde prese di posizioni, distinzioni originali. Il nesso che lega l’illuminismo razionalista e riformatore alla complessa sensibilità settecentesca e alla irrequietezza dei fermenti preromantici, la progressiva affermazione della borghesia, l’insorgere di un largo individualismo sono al centro di questo tomo dell’opera in cui campeggiano pagine come quelle dedicate a uno dei paradossi dell’età moderna, che fa di uno stile aristocratico come il Neoclassicismo lo stile della rivoluzione borghese.
Indice
«è cosa comunemente risaputa che l'arte aulica, dopo uno sviluppo quasi continuo dalla fine del Rinascimento in poi, subisce nel secolo XVIII un arresto per cedere poi del tutto a quel soggettivismo borghese, che in complesso domina ancor oggi la concezione artistica; è meno noto invece che certi caratteri della nuova tendenza sono già palesi nel Rococò e che proprio a questo punto si verifica la rottura con la tradizione aulica».
I grandi temi della ricerca di Hauser sono sottoposti a una verifica stringente quando la narrazione storica raggiunge le stagioni di piu evoluta e differenziata identità per le arti, come accade in questo terzo momento della storia sociale dell'arte dello studioso ungherese. L'indagine stilistica, le vicende figurative, i ruoli di artisti, committenti e pubblico, le connessioni fra potere, funzione del pittore e influenze della letteratura e della religione, oltre i ruoli della politica e delle idee, richiedono ora una trama piú folta e circostanziata: c'è da rilevare come Hauser affronti la navigazione con uno sviluppo serrato che non nasconde prese di posizioni, distinzioni originali. Il nesso che lega l'illuminismo razionalista e riformatore alla complessa sensibilità settecentesca e alla irrequietezza dei fermenti preromantici, la progressiva affermazione della borghesia, l'insorgere di un largo individualismo sono al centro di questo tomo dell'opera in cui campeggiano pagine come quelle dedicate a uno dei paradossi dell'età moderna, che fa di uno stile aristocratico come il Neoclassicismo lo stile della rivoluzione borghese.
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