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La storia maledetta. Racconti triestini - Ivo Andríc - copertina
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La storia maledetta. Racconti triestini
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La storia maledetta. Racconti triestini - Ivo Andríc - copertina
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Descrizione


I quattro racconti compresi in questo volume, di cui tre totalmente inediti, raccontano l'anima di una delle città, italiane più affascinanti e sfuggenti, Trieste, e i suoi dintorni, da Monfalcone all'Austria. Se è vero, infatti, che l'opera narrativa di Andric ruota quasi per intero attorno alla Bosnia e alle terre dell'Impero ottomano, non si può dimenticare che a lungo proprio Trieste ha rappresentato per i popoli della ex Jugoslavia la porta verso l'Occidente. In queste prose giovanili dell'autore del "Ponte sulla Drina" è la città giuliana ad assumere quel ruolo di punto di incontro e intreccio tra Oriente e Occidente normalmente riservato alla sua terra natale: un luogo che trascende la realtà storico-geografica, pur minuziosamente indagata e descritta, per diventare un simbolo dell'unione di lingue, religioni, culture. Una città, Trieste, che Andric doveva sentire come particolarmente congeniale alla propria indole, tanto che nel suo scenario ha trasposto esperienze fortemente autobiografiche (prima fra tutte quella traumatica del carcere), restituendoci nel contempo un ritratto sfaccettato di una delle città più enigmatiche e ricche di storia d'Europa.
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Dettagli

2007
Tascabile
9 ottobre 2007
XXIX-134 p., Brossura
9788804572527

Voce della critica

Ivo Andrić (1892-1975), unico premio Nobel jugoslavo per la letteratura (1961) e suo più importante rappresentante, pone al centro della propria opera (racconti, romanzi) la Bosnia non soltanto come semplice fatto biografico e geografico, bensì anche come simbolo di un mondo complesso e spesso impenetrabile, sospeso tra Oriente e Occidente, groviglio di diverse civiltà, culture e religioni. Quasi sempre identificato nel narratore-cronista della Bosnia, Andrić fu presentato anche in Italia in questa luce, già a partire dalle prime sporadiche traduzioni dei racconti e, più sistematicamente, quelle dei romanzi (Il ponte sulla Drina, La cronaca di Travnik, Il cortile maledetto), a partire dagli anni sessanta, uscite dalla fucina dei migliori traduttori (Luigi Salvini, Bruno Meriggi, Jolanda Marchiori, Lionello Costantini e altri). Il volume, dal titolo significativo, risulta interessante e importante per almeno due motivi: dei quattro testi andriciani giovanili qui presentati organicamente per la prima volta (Esaltazione e rovina di Toma Galus, Dalla parte del sole, L'impero di Postružnik, La storia maledetta), soltanto il primo è stato già pubblicato. Gli altri, sebbene unità autonome, sono frammenti di un romanzo incompiuto, prima mai tradotto e anche in originale poco noto; quindi una vera "chicca" anche per i conoscitori. Nell'introduzione è poi sottolineato il fatto che, privilegiando le tematiche legate al mondo balcanico da parte di traduttori e critici, sia rimasto poco noto, quasi "trascurato" quell'Andrić diverso, legato allo spazio europeo, come dimostrano questi racconti, ritenuti un "passo importante in tale direzione". Sullo sfondo regna quella storia "maledetta" che divora il singolo, coinvolgendolo suo malgrado; la cornice, invece, è Trieste e i suoi dintorni (Opicina, Monfalcone, Vienna) alla vigilia della prima guerra mondiale. Gli spazi (il porto, la piazza, la via) simbolicamente legano la città al tema del carcere, della sofferenza (Toma Galus) e della miseria delle perversioni umane (Postružnik), affogate nel buio, al quale è contrapposta la purezza del sole, la libertà e la delicatezza della sfumata figura femminile ammirata dai carcerati attraverso le grate delle finestre. Con il racconto sulla bella viennese Irena von Klaretics, invece, la parabolla del male si completa e porta a un tragico destino tutti i protagonisti (il tenente Barcsay, l'ebreo Saltzer, il vecchio Frey).
  Ljiljana Banjanin

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Conosci l'autore

Ivo Andríc

1892, Dolac

Ivo Andric è stato uno scrittore iugoslavo di lingua serbo-croata, Premio Nobel per la letteratura nel 1961. Portavoce dell’irredentismo serbo, subì la prigione e il confino (1915-18); seguì poi la carriera diplomatica (fu a Roma, Bucarest, Madrid, Ginevra, Berlino) fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Tra le sue opere, tre volumi di Novelle (1924, 1931, 1936), Nuove novelle (1948), Volti (1960), e tre romanzi, tutti pubblicati nel 1945: La signorina, La cronaca di Travnik, Il ponte sulla Drina. Quest’ultimo, il più noto, rievoca la storia svoltasi nei secoli attorno al ponte di Višegrad, costruito alla fine del Cinquecento e distrutto nel corso della prima guerra mondiale; il romanzo è esemplare di tutta la narrativa di Andric,...

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