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E molto interessante lo consiglio vivamente
Delicato, dolce, poetico, come tutte le favole di Sepulveda.
Luis Sepulveda è una garanzia, storia ben scritta, appassionante, sia per i grandi che per i più piccoli. Bella la copertina rigida. Le illustrazioni all'interno, anche se in bianco e nero, costituiscono aiuto per i bambini nel seguire la storia, lasciando libera la loro fantasia di arricchirà di dettagli.
Recensioni
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La nuova favola di Luis Sepúlveda ci accompagna nel sud del Cile per raccontarci la storia di un’amicizia, quella tra un bambino e il suo cane.
Quella piccola fibra di lana sa di legna secca, di farina, di latte e miele, di tutto quel che ho perduto. Allora, seduto sulle zampe posteriori, ululo con tutte le mie forze, ululo perché Aukamañ sappia che sono vicino e che sto andando da lui. Ululo perché la voce del dolore non si dimentica mai.
Il dolore silenzioso che urla attraverso gli occhi degli animali è a volte più espressivo di qualunque gemito umano. E nessun autore meglio di Luis Sepúlveda, lo scrittore dell’impegno politico e civile, riesce a trasporlo così candidamente in una favola dolce e amara, che raccoglie a sé un pubblico eterogeneo, dai più piccini ai più grandi.
La natura è da sempre la protagonista dello scrittore cileno: ogni suo personaggio è legato profondamente alla terra umida, alle montagne e ai cieli della sua terra natale. Storie di vite selvagge e primordiali, di popoli umili organizzati in società attraverso la scansione dei cicli del sole e della luna, dei rituali di sacralità del cibo, del rispetto per gli anziani e per la loro autorevole saggezza.
Aufman significa “leale e fedele” nella lingua della Gente della Terra; è un cucciolo di cane che è stato accolto da una tribù di indios mapuche e cresciuto dal piccolo Aukamañ, il bambino indio che è per lui come un fratello.
Un giorno, un popolo spregevole e violento, attacca la tribù degli indios spargendo sangue e distruzione e portando via con sé il cane lupo. Aufman è destinato a vivere al seguito di questi uomini crudeli e violenti, irrispettosi della terra nella quale vivono e dei popoli con cui condividono il territorio. Viene privato della sua libertà, del cibo e dell’affetto ed è costretto a dare la caccia a un uomo, un indio nemico, un misterioso fuggitivo. Ma per Aufman questa caccia all’uomo si rivelerà diversa dalle altre perché è ancora ignaro di essere sulle tracce del suo destino, un destino grande e importante quanto il suo nome.
Con una poetica delicata e il piacevole scorrere della narrazione fiabesca, Luis Sepúlveda prosegue, dopo la storia di una gabbianella, la storia di un gatto e del topo e la storia di una lumaca, con un nuovo racconto con protagonista un animale e il suo grande insegnamento. Una storia densa di riferimenti popolari e ricca di rimandi alla tradizione favolistica del sud del Cile. La storia di un’amicizia incondizionata e del gesto d’amore più grande che lega l’uomo alle creature della natura: la fedeltà.
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