Di fronte aglì importanti avvemmenti che hanno caratterizzato gli ultimi decenni sia nel campo dell'informazione scritta e radiotelevisiva sia in quello più vasto della società e della politica italiana, l'editore e i curatori della Storia della stampa italiana, di cui sono già usciti negli anni Settanta e Ottanta sei volumi, hanno deciso di dedicare un settimo volume ai problemi e ai personaggi del passato più recente e di sottolineare con una serie di saggi puntuali le questioni scottanti che l'attualità pone oggi. Di qui la scelta di dedicare uno spazio assai largo alla televisione che ha finito per condizionare in maniera sempre più rilevante sia i bilanci che la fattura dei giornali, dei quotidiani come dei settimanali. Altrettanta attenzione si è ritenuto di dover dare al mercato pubblicitario che è diventato negli ultimi decenni il perno di ogni nuova e vecchia impresa giornalistica o radiotelevisiva. I curatori e gli autori credono che la difesa della libertà di stampa sia diventata ormai una battaglia fondamentale per salvaguardare il diritto di tutti gli italiani ad essere adeguatamente informati e a poter esprimere le proprie opinioni attraverso giornali, radio e televisioni liberi e autonomi dal potere politico ed economico.)