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Storia della Resistenza nell'Europa occidentale 1940-1945
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Storia della Resistenza nell'Europa occidentale 1940-1945 - Olivier Wieviorka - copertina
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Storia della Resistenza nell'Europa occidentale 1940-1945
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Storia della Resistenza nell'Europa occidentale 1940-1945

Descrizione


Il passaggio da una storia nazionale a una storia transnazionale della Resistenza europea: un cambiamento profondo nell'interpretazione di un fenomeno chiave del Novecento.

La Resistenza nell'Europa occidentale è stata considerata a lungo come un fenomeno nazionale e per molti anni è stata analizzata come tale. Eppure, se i fattori interni giocarono un ruolo centrale nella nascita della Resistenza, la parte degli angloamericani nella sua crescita fu molto significativa. In Norvegia, in Danimarca, nei Paesi Bassi, in Belgio, in Francia e in Italia, le bande partigiane non avrebbero potuto crescere senza il sostegno di Londra all'inizio, di Washington in seguito. Conviene dunque abbattere le frontiere per offrire la prima storia transnazionale della Resistenza nell'Europa occidentale. Per fare questo Olivier Wieviorka ha studiato l'organizzazione e l'azione delle forze clandestine e dei governi in esilio di sei Paesi occupati tra il 1940 e il 1945. Scrutando il ruolo della propaganda, del sabotaggio e della guerriglia nell'Europa occidentale, Wieviorka ci invita a riconsiderare senza tabú l'azione della Resistenza, cosí come le sue relazioni talora cordiali, talora conflittuali, con gli Alleati e i governi installati a Londra. Olivier Wieviorka, professore all'École normale supérieure de Cachan, è uno specialista riconosciuto della Resistenza e della Seconda guerra mondiale, a cui ha consacrato diversi libri. Ricordiamo, tra questi, Lo sbarco in Normandia (il Mulino 2009) e Histoire de la résistance. 1940-1945 (Perrin 2013), un'opera acclamata dalla critica, premiata dall'Académie française e apprezzata dal pubblico. Ha diretto inoltre, insieme a Jean Lopez, Les mythes de la Seconde Guerre mondiale (Perrin 2015). Olivier Wieviorka, professore all'École normale supérieure de Cachan, è uno specialista riconosciuto della Resistenza e della Seconda guerra mondiale, a cui ha dedicato diversi libri. Ricordiamo, tra questi, Lo sbarco in Normandia (il Mulino 2009) e Histoire de la résistance. 1940-1945 (Perrin 2013), un'opera acclamata dalla critica, premiata dall'Académie française e apprezzata dal pubblico. Ha diretto, inoltre, insieme a Jean Lopez, Les mythes de la Seconde Guerre mondiale (Perrin 2015). Per molto tempo la Resistenza nell'Europa occidentale è stata ritenuta un fenomeno nazionale capace di offrire, tanto sul piano politico quanto su quello militare, un notevole contributo alla disfatta nazista. Sulla stessa falsariga, la cooperazione tra angloamericani e forze nazionali – resistenze e poteri in esilio – è stata giudicata esemplare. Nata sotto gli auspici dell'intesa piú che del conflitto, dell'amicizia piú che della rivalità, del rispetto piú che dell'ostilità, questa collaborazione avrebbe reso piú efficace la guerra sovversiva scoppiata nel 1940 nell'Europa prigioniera. Questa visione idilliaca, tuttavia, corrisponde ben poco ai fatti, quantomeno a quelli colti dagli storici. L'immagine dorata degli Alleati che lottano concordi contro il Terzo Reich nasconde un principio inesorabile: pur mirando alla sconfitta della Germania nazista, Gran Bretagna, Stati Uniti e relativi alleati difendevano anche i propri interessi nazionali. La coalizione risentí degli aspri rancori del periodo tra le due guerre e portò con sé concezioni divergenti, quando non opposte, dell'avvenire dell'umanità. Grande merito di questo libro di Olivier Wieviorka, rispetto a buona parte della storiografia sul tema, sta nell'aver elaborato, finalmente, una storia transnazionale della Resistenza europea, che mette in luce i contrasti e le contraddizioni che le singole storie nazionali, agiograficamente, tendono a nascondere.
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Dettagli

2018
3 aprile 2018
460 p., Rilegato
9788806235635
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Indice

Preludio
Reinventare una coalizione
Incendiate l'Europa!
Lotte intestine
Intese cordiali?
La legittimità in gioco
Il doppio Choc del 1941 e le sue conseguenze
Maturità
Sviluppi
Il lavoro obbligatorio: opportunità o maledizione?
Bilancio in chiaroscuro
Armarsi
Propagande
Quadri
Piccole manovre, grandi politiche
Complessità italiane
Preparare la liberazione
Piani e consegne
Liberazioni politiche
Azione!
Periferie
L'ordine o il caos?
Epilogo

Note
Fonti
Bibliografia
Indice dei nomi

Voce della critica

(...) Non tragga in inganno il titolo, l’autore dichiara con chiarezza, fin dal Preludio, di essere “lungi dal pretendere di ricostruire una storia completa della Resistenza”, avendo in realtà messo al centro della sua indagine le complesse interazioni tra “il sostegno degli angloamericani” ai movimenti di Resistenza. In questo senso siamo davvero in presenza di una “prima storia”, basata su una documentazione archivistica soprattutto inglese, che in 21 capitoli affronta in modo assai dettagliato le varie fasi e i mutamenti dei complessi rapporti tra le strategie militari – prima solamente inglesi e, dal 1942, anche statunitensi – e i movimenti di resistenza nell’Europa occidentale (...).

I complicati e spesso conflittuali rapporti tra autorità in esilio, movimenti di resistenza interni e governo inglese, e le modificazioni di questi rapporti al variare del quadro complessivo della guerra, sono tra le pagine più dense, a volte anche faticose; ma sono anche pagine decisive nell’operazione di smontaggio di una tradizionale “visione idilliaca della Resistenza europea. Tra queste tensioni e contraddizioni, si agita, con implacabile determinazione, anche il più illustre degli esuli anti-nazisti, Charles De Gaulle, impegnato a lungo in un braccio di ferro con il governo inglese, disposto a riconoscergli il ruolo di capo di tutti i francesi liberi decisi a continuare la lotta, ma nello stesso tempo titubante davanti alla prospettiva di rompere con Vichy. (...)

Attraverso una considerevole mole di documenti, da cui trae molte ed estese citazioni, Wieviorka ci permette di entrare nel vivo della vita del Soe tanto a Londra, quanto sul campo direttamente operativo. È qui, a mio giudizio, che troviamo le pagine più vivide, quando protagonisti della narrazione diventano gli uomini del Soe in carne e ossa, “gli oscuri manovali della gloria” e le concrete difficoltà, i rischi e le perdite connesse alle missioni sul campo; soprattutto quelli destinati al “grande salto”, cioè a essere paracadutati dopo un breve addestramento, riforniti di “una pastiglia L di cianuro per suicidarsi, sei pastiglie B di benzedrina per restare svegli e sei pastiglie K di sonnifero”(...).

Recensione di Santo Peli

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Conosci l'autore

Olivier Wieviorka

Olivier Wieviorka, è uno storico francese, specialista riconosciuto della Resistenza e della Seconda guerra mondiale, a cui ha dedicato diversi libri. È professore all'École normale supérieure de Cachan. Tra i suoi libri ricordiamo, Lo sbarco in Normandia (il Mulino 2009) e Histoire de la résistance. 1940- 1945 (Perrin 2013), un'opera acclamata dalla critica, premiata dall'Académie française e apprezzata dal pubblico. Ha diretto, inoltre, insieme a Jean Lopez, Les mythes de la Seconde Guerre mondiale (Perrin 2015). Per Einaudi ha pubblicato Storia della Resistenza nell'Europa occidentale. 1940-1945 (2018)

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