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Tra coloro che si occupano di criminalità, gli studiosi di storia si trovano, in ordine di tempo, all’ultimo posto. Per molti anni, infatti, i comportamenti criminali sono stati studiati prevalentemente da un punto di vista giuridico, al quale, soltanto in un secondo momento, si sono aggiunte indagini biologiche, sociologiche, psicologiche e statistiche, le quali tutte, o sono state confuse con quelle puramente giuridiche, o sono state da queste separate ed unificate tra loro in uma più limitata nozione di “criminalistica”, vista come scienza ausiliaria del diritto penale vero e proprio. In quest’opera, Romano Canosa congiunge in un nesso indissolubile sia le metamorfosi del tessuto giuridico, sia l’evoluzione delle scritture politiche e sociali. Ma anche l’impegno dei singoli – dai magistrati alla forza pubblica – trova adeguato rilievo, pur nel groviglio delle contraddizioni che hanno spesso turbato i rapporti tra istituzioni e cittadini.
Tra coloro che si occupano di criminalità, gli studiosi di storia si trovano, in ordine di tempo, all'ultimo posto. Per molti anni, infatti, i comportamenti criminali sono stati studiati prevalentemente da un punto di vista giuridico, al quale, soltanto in un secondo momento, si sono aggiunte indagini biologiche, sociologiche, psicologiche e statistiche, le quali tutte, o sono state confuse con quelle puramente giuridiche, o sono state da queste separate ed unificate tra loro in uma più limitata nozione di "criminalistica", vista come scienza ausiliaria del diritto penale vero e proprio. In quest'opera, Romano Canosa congiunge in un nesso indissolubile sia le metamorfosi del tessuto giuridico, sia l'evoluzione delle scritture politiche e sociali. Ma anche l'impegno dei singoli - dai magistrati alla forza pubblica - trova adeguato rilievo, pur nel groviglio delle contraddizioni che hanno spesso turbato i rapporti tra istituzioni e cittadini.
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