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Siamo nella prima metà del 1900, l'autrice ci racconta la storia dei suoi antenati e lo fa attraverso lettere, ricordi... Facciamo un tuffo nel passato e ripercorriamo i legami, le storie d'amore di quei tempi, come nascevano e come erano vissute. In particolare conosciamo Fedora e Dino che sono i genitori dell'autrice. Leggeremo le lettere che si sono scambiati negli anni, li conosceremo tramite questo scambio epistolare e conosceremo anche un'epoca storica diversa da quella dei giorni nostri. Attraverseremo con loro la seconda guerra mondiale e, grazie alle fotografie interne, sarà ancora più facile rivivere quei periodi. L'autrice ci regala uno spaccato storico raccontato minuziosamente e la storia d'amore di Fedora e Dino che ci fa emozionare, lo fa riuscendo a coinvolgere il lettore e a fargli vivere i sentimenti dei protagonisti. La storia d'amore nata dallo scambio di lettere, ci fa rivivere momenti che non ci sono più, ora ci sono i messaggi telefonici, non si vedono più lettere. In queste pagine l'autrice ci mostra quanto le parole scritte siano importanti, ci dimostra che, nonostante la lontananza, Fedora e Dino sono riusciti, grazie alle lettere, a esprimere i loro sentimenti e a restare uniti. Una storia vera, ricca di emozioni che consiglio assolutamente di leggere.
L’autrice prende per mano il lettore e lo conduce in un passato lontano, nella prima metà del 1900, quando l’Italia era teatro di vicende storiche indimenticabili come la I guerra mondiale e il fascismo, ma Susanna Trippa ci dona una testimonianza che non possiamo trovare in nessun libro di Storia. Queste vicende storiche lei ce le descrive attraverso gli occhi dei suoi antenati, con le loro lettere, le fotografie, gli aneddoti, le storie. E così il passato lontano diventa quasi un presente che conquista perché ci possiamo ritrovare nei personaggi, nelle loro reazioni, nei sentimenti che, per quanto il tempo possa passare, in realtà sono sempre gli stessi. Grazie a questo bellissimo libro, c’è lo ricordiamo
Una copertina che ti colpisce subito con quella vela scura, che lascia intravedere l'orizzonte del mare, e quella barca di legno che "ormai non se ne fanno più così", poi i due protagonisti che con le loro lettere scandiscono e descrivono, dall'interno di una situazione sentimentale e familiare,l'evolversi di eventi che hanno segnato il cammino di una parte importante della nostra storia. C'è un "lessico familiare" depurato da ideologismi politicamente corretti, c'è un sentimento che passa attraverso il tempo con le difficoltà di un rapporto vero scevro da noiosa retorica. La storia consola perché va nel profondo dei protagonisti e arriva fino all'epidemia, fino ad oggi,indicandoci la via di un'esistenza che non può e non deve essere facile, ma può e deve contenere la traccia di una possibile consolazione. Lettura altamente consigliata.
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