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Molto bello. Per chi va oltre e apprezza lo stile.
Questo romanzo parte bene ma diventa retorico dopo poche pagine. Mi è sembrato di leggere una Liala meno abile. Se vi piace il genere ma lo sconsiglio vivamente.
Il libro ha il tono della tristezza dei sogni infranti, di chi un giorno ha creduto che la cultura e la felicità fossero altrettanti strumenti per entrare nei disegni della realtà spingendola avanti. L’atmosfera è quella di un paesaggio squassato dalle turbolenze di una violenta perturbazione, un giardino di petali caduti. Sotto i nostri occhi non accade nulla, perché tutto è già successo precedentemente, e restano solo da fare i conti con i ricordi di un abisso spalancato appena dietro di noi, di una lacerazione irreparabile del delicato tessuto umano. Con un linguaggio scarno ed implacabile ma privo di risentimento, la Luini lascia che gli avvenimenti vengano raccontati da Lucia a distanza di tempo, gestendo con lucidità una narrazione che succhia con onestà e fermezza tutti i frutti, anche i peggiori della sua esistenza. Fruga senza pietà nel proprio passato, riesumando errori dettati da una mal riposta acquiescenza alla condizione coniugale, lo stordimento doloroso provocato dalla fine di un amore, la gioia intensa regalata dalla nascita di un figlio e la cupa disperazione, che non trova conforto, prodotta dall’effetto invasivo della morte. E dal racconto spira una sorte di pena rassegnata di chi è sprofondato negli abissi dell’esistenza senza dare libero corso al rancore, ma affidando il proprio lamento unicamente ai delfini, nuovi compagni di strada agili e sorridenti. Fondato sulla relazione tra il dato biografico e la sua trascrizione, l’intero libro è punteggiato dalla messa in scena di questa endiadi. Ma il prevalere della narrazione sulla descrizione delinea una cifra stilistica che consente all’autobiografismo di prendere il sopravvento sull’autoritratto e alla parola sullo spazio. Il respiro della sua scrittura gelida ed incisiva, apparentemente priva di effetti suggestivi, reca in realtà il segreto dell’essenzialità coinvolgente ed emozionante, e commuove suo e nostro malgrado.
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