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1995
1 gennaio 1995
70 p.
9788885303218

Voce della critica


scheda di Siani, C., L'Indice 1995, n.10

Le traduttrici si avvalgono dell'esperienza d'una antologia da loro stesse curata, "Black Mountain: Poesia e Poetica" (Euroma - La goliardica, 1987). Ma di Creeley c'erano già "Per amore" (Mondadori, 1971) e "Poi" (Edizioni del Leone, 1985). La presente silloge, appunti di viaggio in Finlandia e in Italia selezionati dalle ultime raccolte ("Windows", 1990-91; "Echoes", 1994), consolida infatti la reputazione italiana di uno dei maggiori fra i Black Mountains Poets, dal nome del college nel North Carolina, centro d'una intensa stagione di scrittura sperimentale negli anni cinquanta, che tanta influenza ebbe e ancora ha. Goldoni e Morbiducci devono far fronte a un dettato lineare solo in apparenza; in realtà devono rendere i "mezzi toni delle sensazioni e delle percezioni", il "groviglio di pensieri", la "concisione della lingua" (Goldoni, in prefazione) ottenuti, ad esempio, con una suggestiva omissione di articoli: "One forty five afternoon red / car parked left hand side / of Street no distinguishing / feature still wet day..." ("L'una e tre quarti pomeriggio macchina / rossa in sosta sul lato a sinistra / della strada nessun tratto saliente / ancora una giornata piovosa..."). Come si vede, lo scaltro telegrafese d'origine diviene una controllata prosodia italiana, fedele all'atmosfera, e forse al "ritmo del respiro" su cui, secondo i dettami del caposcuola Olson, quei poeti cadenzavano il verso. Nelle oscillazioni che la versione (e anche il suo originale) naturalmente presentano, l'esempio rende il tono medio di quest'ultimo Creeley e del buon esito ottenuto dalle sue mediatrici.

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Conosci l'autore

Robert Creeley

(Arlington, Massachusetts, 1926 - Odessa, Texas, 2005) poeta statunitense. Dopo gli studi, non conclusi, a Harvard, visse accanto a Ch. Olson l’esperienza del Black Mountain College, di cui diresse la rivista (la «Black Mountain Review»). Viaggiò in Europa e in Oriente e insegnò in Guatemala, nel New Mexico, e infine a Buffalo, dove risiedeva. Nelle sue raccolte di poesie - Per amore (For love, 1962), Parole (Words, 1967), Trenta cose (Thirty things, 1974), Poi (Later, 1979) Echi (Echoes, 1982), Specchi (Mirrors, 1983), Memorie (Memories, 1984), Finestre (Windows, 1990), Vita e morte (Life and death, 1993) - ha esplorato le quotidiane tensioni umane dell’amore e della conoscenza in un linguaggio terso e rigoroso. La sua opera è parzialmente tradotta in antologie.

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