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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2013
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In La Stanza Segreta di Anna Frank, l'autrice Sharon Dogar tenta un'operazione difficile e forse un po' discutibile: ricostruire la storia dei Frank in un nuovo romanzo e del loro nascondersi nel "rifugio segreto" in Olanda con protagonista Peter Van Pels, il giovane sedicenne che divise con Anna la prigionia forzata per sfuggire ai nazisti. La narrazione è abbastanza sciolta, aiutata da capitoli brevi nei quali il punto di vista di Peter è il seguente: sopra a tutto il resto, un'irresistibile pulsione sessuale e voglia di fare l'amore ch' egli sublima col ricordo di Liese, una coetanea deportata dai tedeschi. La segregazione è accolta dal giovane con grande difficoltà, forse peggiore della stessa deportazione scampata per un soffio. Questo perché Van Pels non è impegnato in primo luogo come Anna, nello scrivere il famoso "diario". Perciò Peter deve forzatamente analizzare sé stesso totalmente privo di stimoli esterni. La Dogar ha rispettato il canovaccio del Diario originale, anticipando o posponendo alcuni avvenimenti reali. Anna è vista come una ragazza solare,ricca di senso dell'umorismo. Priva però di quei tormenti che si leggono nel diario. Qui il tormentato è Peter.E' curioso come la narrazione migliori di molto nel finale, quando l'autrice è costretta a ricostruire la prigionia di Van Pels prima in un campo di transito (Westerbork) per poi finire i suoi giorni ad Aushwitz, dopo però essere prima deportato a Mathausen. La drammaticità del suo destino è che egli non si salvò per un pelo: la sua morte avviene contemporaneamente alla Liberazione.
L'autrice ha dato voce ad un altro membro del rifugio progettato per proteggere la famiglia Frank dalla follia nazista. Non ci si può aspettare l'originalità ma un susseguirsi di vicissitudini più o meno scontate che portano al ben noto epilogo. La Dogar ha voluto intingere la sua penna nel celebre ed emblematico diario che Anna Frank scrisse durante le persecuzioni ai danni degli ebrei e perciò considero questo romanzo, seppur scorrevole e commovente, solo una debole scia che rincorre la vera testimonianza di Anna.
Una ricostruzione del famosissimo diario di Anna Frank commovente,emozionante ma allo stesso tempo intensa e profonda.La lettura e' scorrevole dall'inizio alla fine e io consiglio vivamente questo romanzo proprio per non dimenticare le milioni di vittime morte a causa dell'odio e della crudelta' nazista.Bello,dolce e incredibilmente vero.
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