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Nel libro precedente avevo dato due stelle su cinque per rabbia, principalmente. Ho deciso di leggere anche il secondo volume della saga per dare una seconda possibilità e ne sono comunque perplessa. Ho deciso di dare la sufficienza perché comunque il libro è molto fantasioso e originale, c'è sempre azione e sempre un problema da dover risolvere. Punti di deboleza, dal mio punto di vista? Oltre ovviamente allo stile di narrazione che sembra per un bambino/ragazzo di massimo dodici anni (e io ne ho diciotto), i personaggi sono troppo estremi e inquadrati. C'è Violet che è una ragazza a modo e intelligente, ma per la testa ha solo le sue invenzioni e la maccanica. Klaus ama solo i libri e la conoscenza. Sunny è una bimba che parla a versi e monosillabi che morde qualsiasi cosa, chissà gli anti-corpi! Poi c'è il signor Poe, che è un uomo saccente, convinto e sicuro, che non ascolta e non crede mai ai ragazzi. Olaf, infine, è il classico malvagio instancabile, che è disposto a tutto pur di mettere mani nel patrimonio dei Baudelaire e, dopo aver cercato di sposare una quattordicenne e aver ucciso due persone, ancora riesce a scappare. I personaggi sono senza sfumature, troppo inquadrati. Il libro, seppur geniale, è poco credibile e non mi coinvolge troppo. Forse lo abbandono e mi concentro sulla serie televisiva, creata probabilmente per un target più grande.
Copertina= 4 Trama= 5 Suspence= 5 Personaggi= 5 Ambientazioni= 5 Conclusione= 5. In una parola= accattivante. Ideale serie per far iniziare a leggere i propri figli
Cosa può esserci di più pauroso di una serra piena di serpenti, letali e non? Tutto ciò che era già accaduto ai poveri ragazzi Baudelaire nel primo libro. Nulla di strano, quindi, che la stanza delle serpi diventi per loro il luogo preferito della grande, accogliente casa, appartenente al loro secondo tutore. Questo libro può sembrare meno avvincente del primo; ma è una falsa impressione. Le descrizioni dei luoghi sono sempre perfettamente definite, con pochi tratti essenziali; i caratteri dei personaggi sono approfonditi senza darlo a vedere, e si confermano alcuni concetti già chiaramente espressi nel primo volume. Klaus, lettore accanito, ricorda tutto e utilizza ciò che serve: intelligenza riflessiva. Violet, osserva attentamente, raccoglie, e costruisce: intelligenza creativa. Sunny, la piccina, comincia a parlare, e mostra di comprendere già ciò che accade intorno a lei: intelligenza infantile, smania di apprendere. Olaf, il conte, è la malvagità pura. Gli altri adulti, di intelligenza, o attenzione, ne mostrano sempre piuttosto poca, troppo presi da faccende importantissime per loro, mentre i tre ragazzi continuano a rischiare la vita ad ogni passo. Alla prossima puntata.
Recensioni
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