L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
«Ogni singola pianta è diversa dall’altra. Come le foglie, i fiocchi di neve, e le vite degli altri.»
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho adorato la storia di Giacomo, dalla prima all'ultima pagina. Sono stata con lui nei boschi, su per i pendii delle Dolomiti, sui sentieri di quei luoghi che tanto amo. Ho visto il Pelmo illuminarsi al tramonto e il Civetta all'alba, mentre narrava la sua infanzia così priva di amore e di dolcezza. La malinconia che lo ha accompagnato durante la sua vita fino all'età adulta si traduce nella nebbia che avvolge Venezia e che si insinua tra le calli. Ottimo il finale che rischiara finalmente il suo tormento.
Coinvolgente , molto triste con sto nonno aguzzìno , per controparte una nonna che cerca di rimediare, si sente palpabile la tristezza di un bambino a cui manca la mamma. Non ho apprezzato che in ogni 3x2 ci fosse un riferimento specifico e preciso su luoghi e nomi ( mi puzzava da “io so e ve lo faccio sapere), pedante
Il protagonista di questa storia è Giacomo, che, rimasto orfano, vive con i nonni paterni e i due fratelli maggiori in una frazione bellunese tra le montagne venete. Siamo nel 1954 e Giacomo, tornato nel Bosch Negher per recuperare un attrezzo dimenticato dal nonno, nota un uomo impiccato senza una scarpa, che dondola tra i rami dell'albero a cui è legato. Terrorizzato, il ragazzino fugge via senza rivelare niente a nessuno. Purtroppo, l'esser tornato indietro senza aver portato a termine il compito affidatogli dal nonno, gli procura una dura punizione corporale, con conseguente "prigionia" dentro la stanza che profuma di mele. Giacomo cresce lontano dalle montagne, prova a indagare sull'identità di quel corpo penzolante, ma è necessario che passino quarant'anni prima che, ormai artista affermato, riesca a rimettere piede nei luoghi d'infanzia, farsi sopraffare dai ricordi, per chiudere, così, un cerchio. Nonostante l'interesse per la risoluzione dell'enigma del Bosch Negher, la seconda parte della storia perde, a mio parere, forza narrativa nel descrivere il processo di catarsi del protagonista, forse un po' troppo semplicistico, incidendo così sulla qualità totale del romanzo. Mi aspettavo che la risoluzione del trauma infantile avvenisse in modo più graduale, secondo meccanismi psicologici più complessi. La sensazione è stata, quindi, di una conclusione affrettata, che ha reso la lettura meno accattivante e non in linea con la prima parte del romanzo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore