Il virtuoso chitarrista Alastair Greene è riuscito a coltivare una sua fiorente carriera da solista, senza mai smettere di collaborare con grandi artisti come il vincitore di un Grammy Alan Parsons e la star del soul-blues Sugaray Rayford. L’ultima pubblicazione di Greene, “Standing Out Loud”, è la riconferma, qualora ce ne fosse bisogno, dell’importante ruolo che questo artista riveste nel mondo del blues-rock. Con una tracklist che propone 11 suoi splendidi originali che affondano le radici nella tradizione del blues e del rock del sud, il chitarrista ha creato un album onesto e senza fronzoli che richiama lo spirito della sua musica preferita degli anni ’60 e ’70. Per questa sua nuova avventura, Greene ha avuto al suo fianco il chitarrista JD Simo che ha coprodotto il disco e lavorato con lui alle tracce che sono state registrate durante le sessioni di registrazione a Nashville. Racconta Greene: «Sapevo che a JD piaceva realizzare dischi con le tipiche sonorità ‘old school’ e volevo provarci. Ha portato con sé il suo batterista Adam Abrashoff e un bassista da lui consigliato di nome Todd Bolden. Abbiamo fatto molto velocemente e abbiamo catturato alcuni momenti davvero fantastici!». Continua Greene: «Volevo fare un disco che suonasse come se fosse stato registrato nei primi anni ’70, non solo nelle canzoni ma anche per ciò che riguarda la produzione e il suono». Altre tre tracce sono invece state registrate durante una sessione che si è tenuta nella città adottiva di Greene, Austin, in Texas. Greene si esibisce con il bassista Mark Epstein e il batterista Kevin Hall, una coppia di veterani del ritmo che hanno accompagnato artisti del calibro di Johnny Winter, Eric Johnson e Joe Bonamassa. Le potenti esibizioni del trio includono una cover del classico “Bullfrog Blues” che Greene usa per mostrare le sue abilità sia con la chitarra acustica che con quella elettrica. Racconta Greene: «Sono fortunato ad aver lavorato con così tanti musicisti e persone straordinarie. Ci sono poche grandi città musicali negli Stati Uniti e sono davvero felice di aver realizzato “Standing Out Loud” in due delle città più leggendarie: Nashville e Austin!».
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