L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
António Agostinho Neto è stato il primo presidente dell'Angola libera, dal 1975 (anno dell'indipendenza) fino alla morte prematura nel 1979. L'attività politica non lo ha distolto dall'impegno culturale, concretizzato essenzialmente in una produzione letteraria in cui la forza creativa mai si dissocia dall'appello alla lotta di liberazione. Il poeta-presidente divenne così una delle voci più interessanti e ascoltate della moderna letteratura angolana. Stupisce però la leggerezza con cui editore e curatore affrontano il compito di presentare al pubblico italiano di oggi il titolo forse più significativo tra le opere di Agostinho Neto. Manca, ad esempio, una nota editoriale che chiarisca di quale edizione in lingua originale si siano serviti (potremmo dedurre che Pedro Francisco Miguel si basi sull'edizione postuma del 1979, messa a punto dalla União dos Escritores Angolanos, ma si tratta di una congettura, non di una certezza). Sembra ancora più strano che si ometta ogni riferimento alla prima edizione di Sagrada Esperan&ça, pubblicata dal Saggiatore nel 1963 e intitolata Con gli occhi asciutti. Curiosamente, questa "prima assoluta" di Sagrada Esperan&ça si presentava corredata della traduzione italiana a fronte del testo originale, esattamente come nel caso del volume messo ora in circolazione dalle Edizioni Lavoro. Suonano anche francamente discutibili le affermazioni del curatore riguardo i ruoli del protestantesimo metodista e del cattolicesimo nella formazione della coscienza patriottica angolana e, infine, certe scelte di traduzione: ad esempio, l'espressione "mãos esculturais", che pervade il testo, viene sistematicamente resa "mani che scolpiscono", il che impoverisce e tradisce sia il corpus di immagini sia il senso più immediato della poesia.
Arlindo Castanho
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore