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Anno edizione: 2006
Anno edizione: 2006
Anno edizione: 2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una traversata a volo d'uccello lungo la storia dell' economia che affascina e suggestiona. Lo stile e la sapienza di Ruffolo si vedono. Il limite principale consiste nel dire troppo in troppo poco, rimane comunque un breve saggio utile ad avvicinarsi alle grandi questioni economiche del nostro tempo.
Libro ottimo, di grande forza divulgativa, ironia e snello ed essenziale quanto serve. Poche obiezioni: 1)l'ottimismo di Ruffolo (sulla possibilità di uno sviluppo sostenibile da opporre alla soluzione "decrescita") non è fondato e non ne sembra convinto neanche lui.2) non è abbastanza severo con le elites predatrici e incoscienti che attraverso il controllo della moneta hanno impoverito e devastato popoli ed ecosistemi. La crisi che è appena iniziata è un mix devastante di sovrapproduzione(Marx), scarsità (Malthus)ed ecologica e l'ottimismo di Ruffolo non ci salverà. Consiglio di approfondire con il più realistico (haimè)"Il denaro, lo sterco del demonio" di Massimo Fini, Marsilio.
Forse partendo da Adamo ed Eva l’Autore l’ha presa un po’ troppo da lontano, finendo quindi col perdere di lucidità e di chiarezza. Fatto sta che, se era onestamente difficile attendersi una vera storia dell’economia in appena 125 pagine, nel libro non vi si trovano neanche quelle descrizioni – in termini davvero comprensibili ad un pubblico che non ne fosse già esperto - di alcuni capisaldi della materia (moneta, finanza, riserve, cambio, petro-dollari, azioni, fondi, futures, ecc) che lo aiuterebbero a comprendere. Dopo una prima parte divertente, all’altezza del godibilissimo “Quando l’Italia era una superpotenza”, il libro scivola quindi in una serie di ripetizioni per sfociare in un pamphlet dai contenuti già abbondantemente trattati da tanti, con conclusioni che sono di scarsa o nulla utilità per il lettore di Einaudi, dal momento che, come tale, verosimilmente le condivideva già in partenza.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il nuovo libro di Ruffolo così come ha dimostrato lo spettacolo teatrale che Luca Ronconi ne ha tratto per il ciclo Progetto Domani ha un pregio fondamentale: poter attrarre verso il cuore dell'economia e della scienza che dovrebbe spiegarne regole contenuti e potenzialità per l'individuo un pubblico non composto unicamente dagli addetti ai lavori. Un pubblico che per tradizione rinuncia a porsi domande sui temi qui trattati: è del resto da attribuire al volume anche il merito di segnalare che questioni di tale importanza in realtà non siano discusse purtroppo nemmeno dalla grande maggioranza degli economisti stessi. La domanda sulla quale Ruffolo imposta il dialogo con i suoi lettori è talmente importante da risultare in cima alla classifica dei non dicitur. L'economia serve agli esseri umani? E per quali scopi? Un tema questo che resta sullo sfondo del lungo viaggio compiuto in queste pagine nelle quali i tempi più recenti sono considerati alla luce di quelli passati. La dimensione umana acquista così una valenza universale a differenza di una prassi e di una teoria economica in continua evoluzione. Prassi e teoria che talvolta sembrano come in Polanyi porsi in sempre più artificiale contrapposizione con i bisogni dell'individuo soprattutto nella storia più recente che dovrebbe aver fatto tesoro dei tentativi falliti nel passato. Si persevera infatti nel combattere l'affrancamento dell'umanità dalla dimensione più propriamente drammatica limitante dell'economico. Nemmeno per impressioni si potrebbe comunicare la varietà dei temi qui affrontati in modo mai banale e degli spunti che dovrebbero condurre a riflettere sulla possibilità di una rifondazione dell'economia. Solo gli esseri umani potranno comunque compierla senza aspettare ordini dall'alto. Che non arriveranno.
Mario Cedrini
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