L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sulla terribile pandemia “Spagnola” negli anni successivi al suo sviluppo è calata una “congiura del silenzio”, così l’ha definita la prof.ssa Tognotti, come se tutti volessero rimuovere il ricordo di quella immane tragedia. Sulla pandemia esistono pochissimi documenti ufficiali attendibili e ancora oggi le cifre sui morti da Spagnola in tutto il mondo variano dal minimo di 25 milioni, accettato da tutti, a 50 milioni (Wikipedia) e ad addirittura a 100 milioni. L’autrice, per ricostruire la situazione in Italia nel biennio 1918/19 dell’esplosione della pandemia ha dovuto fare una ricerca sui giornali e sui pochi altri documenti del periodo disponibili, ricerca resa particolarmente complicata dal fatto che le notizie sulla pandemia erano poste spesso in secondo piano rispetto a quelle sulla Prima guerra mondiale in corso e, soprattutto, erano spesso cancellate dalla censura militare, che considerava “disfattiste” le notizie sull’alto numero di morti. Dalle notizie dei quotidiani emerge una situazione per alcuni aspetti simile a quella che abbiamo vissuto almeno nelle prime fasi dell’attuale pandemia.: notizie contraddittorie, enormi divergenze di opinioni dei medici (allora giustificate perché gli inadeguati microscopi dell’epoca non avevano consentito di individuare i virus e si discuteva di quale bacillo fosse il colpevole dell’influenza), provvedimenti e/o consigli per evitare il diffondersi della pandemia (in particolare lavarsi le mani e pulire gli ambienti) , file di carri per il trasporto delle salme, talora regole o divieti, che non erano centralizzati, ma demandati ai prefetti, per evitare assembramenti e contatti inutili. Particolarmente significative le citazioni delle lettere dell’epoca ricuperate dall’autrice, in cui si parla, fra l’altro di moltissimi bambini abbandonati per la morte della madre e per il padre impegnato nella guerra (la Spagnola ha colpito soprattutto i giovani e in particolare le giovani donne). Da leggere
Un saggio assolutamente da non perdere. Discorsivo e ben dettagliato nell'argomentazione. Attuale.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore