L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La vicenda inizia con i tratti di un'avventurosa commedia. Alcuni passeggeri, bloccati la vigilia di Natale su un treno fermatosi per un guasto in aperta campagna, decidono di scendere per raggiungere a piedi la stazione più vicina e salire su un altro convoglio. Ma la stazione cercata è molto meno vicina di quanto i viaggiatori credono, per di più la tormenta di neve fa perdere loro l'orientamento. Dopo lungo e tortuoso tragitto essi giungono ad una casa la cui porta non è chiusa a chiave: all'interno, i camini delle eleganti stanze sono tutti accesi e la dispensa è ben fornita, come in attesa dell'imminente arrivo di ospiti. La residenza però è deserta: di padroni o servi, nemmeno l'ombra. Ed è da qui che la trama comincia a tingersi di mistero.. La scrittura narrativa continua in modo sempre fluente e piacevole, per quanto non si possa negare che, fra le tante pagine, qualche insistenza o sottigliezza o inutile digressione in meno avrebbero snellito la storia rendendola ancor più attraente ed efficace. I personaggi sono pochi ma ben delineati. L'ambientazione (esterna ed interna) di indubbio fascino. Anche se non si può definirlo un autentico capolavoro, si tratta comunque di un bel racconto noir. Una curiosità: la casa deserta ma tutta apparecchiata per ricevere visitatori (un tema di ascendenza favolistica) pare rifarsi a una situazione pressoché identica che compare nelle prime pagine di un bellissimo romanzo di Leo Perutz: Il cavaliere svedese. Jefferson Farjeon l'aveva forse letto? Non è escluso: questa sua opera è del 1937; quella di Perutz dell'anno precedente.
Niente male davvero! Bella storia, emozionante e rasserenante allo stesso tempo, nella migliore tradizione british. Ottima logica, belle descrizioni, personaggi che lasciano il segno. Il migliore dei Bassotti letto finora, dopo "La morte cammina per Eastrepp", che rimane inarrivabile.
Un romanzo davvero squisito, ben scritto e con personaggi psicologicamente ben delineati. Ottimo da leggere al calduccio in casa, mentre fuori si scatena una bufera di neve.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore