Il sospettato X

Thriller originale, dall'impianto narrativo solido e personaggi (soprattutto i due antagonisti) ben costruiti. Mi è piaciuto correre verso la fine del romanzo, spinto non dalla ricerca dell'identità dell'assassino (come nel mistery classico), ma dalla sfida intellettuale (per il protagonista e per il lettore) che si cela dietro le modalità e le motivazioni dell'omicidio stesso. Mi ha convinto forse meno lo stile un po' freddo e asciutto, come se l'autore, attento nel gestire il ritmo della contesa fra assassino e detective, avesse tralasciato di soffermarsi un po' di più su altri aspetti: qualità della scrittura, ambientazioni, descrizioni, analisi dei personaggi secondari, etc. Consigliato.

Libro un pò noioso in alcuni punti, perchè la narrazione è lenta e in alcuni tratti troppo riflessiva, non è all’altezza de “sotto il sole di mezzanotte” dello stesso autore, nel complesso però trama interessante

La metafora della partita a scacchi, per quanto ovvia, è l'unica possibile per la struttura di questo romanzo, in cui due ex compagni di scuola si trovano coinvolti in una sfida in cui uno, Ishigami, cerca di congegnare il depistaggio perfetto, e l'altro, Yukawa, cerca di individuare la polvere nell'ingranaggio, l'errore che permetterà di dimostrare l'identità dell'assassino. I capitoli alternano i punti di vista di Ishigami e Yukawa, in cui alle mosse del primo corrispondono le contromosse del secondo, mentre sospettati e investigatori svolgono la loro parte come pedine . Nei polizieschi di Higashino la tensione è interamente quella della sfida intellettuale fra due menti geniali capitate per caso su fronti opposti, ed è un meccanismo che funziona, avvince e assorbe il lettore che ha modo di seguire lo scontro da entrambi i fronti e comprendere sia le motivazioni che i processi mentali di entrambi i giocatori. Per me si tratta di un romanzo magistrale, il migliore fra quelli di Higashino che ho letto.