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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Salvata grazie alle disperate trattative della figlia e all'ostinazione del ministero degli Affari esteri francese, Haitiwaji è la prima sopravvissuta ai campi cinesi a testimoniare. La pubblicazione di questo libro comporta un terribile rischio che lei e la sua famiglia hanno deciso di assumersi perché la sua voce essenziale raggiunga l'Occidente e ne scuota l'indifferenza.
Per quasi tre anni Gulbahar Haitiwaji è stata privata della libertà e ha subìto violenza dalla polizia, centinaia di ore di interrogatori, fame, freddo, torture, sterilizzazione forzata e dodici ore al giorno di propaganda cinese, costretta in un drammatico programma di repressione e distruzione della minoranza musulmana degli uiguri. Nata nello Xinjiang, nella Cina occidentale, Haitiwaji viveva in Francia da dieci anni quando, una mattina del novembre 2016, è stata richiamata in Cina con il pretesto di chiudere alcune pratiche amministrative. Accusata di celare posizioni indipendentiste e attività terroristiche dietro il suo esilio in Francia, è sparita nelle viscere del terrificante sistema dei campi di concentramento ideati dal Partito comunista cinese per annientare il suo popolo. Più di un milione di uiguri sono stati deportati nei «campi di rieducazione» sulla base di infondate accuse di «terrorismo, infiltrazione e separatismo». Gli Xinjiang Papers, rivelati dal «New York Times» nel novembre 2019, denunciano e provano una repressione basata sulla detenzione di massa, la più devastante dall'era di Mao.
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Libero bellissimo. Scritto (e tradotto) in maniera superba, coinvolgente e molto toccante. Incredibile come questi gulag esistano ancora tuttora eppure la Cina continua indisturbata a organizzarli. Libro che fa molto riflettere, sulle contradizioni di una società che condanna certi eventi, ma poi non fa nulla per evitarli o per condannarli. Auguro a questa donna e a tutte quelle persone che stanno vivendo incubi del genere, tutto il bene e tutta la mia vicinanza, per quel che conta.
I gulag cinesi esistono e questa è la testimonianza di quello che è successo e sta succedendo in Cina, ormai sotto gli occhi di tutti.
Terribile testimonianza della campagna che dura ormai da decenni con cui il governo cinese sta progressivamente sopprimendo il popolo uiguro, un tempo maggioranza degli abitanti dello Xinjang, ora minoranza in casa propria. Tutto ciò nella generale indifferenza del mondo.. Troppi gli interessi economici e geopolitici a non inimicarsi i cinesi perché i paesi cosiddetti civili insorgano contro questa barbarie.
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