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Stupiscono le altissime doti di analisi critica di Asteria Casadio in " Sonia", monologo teatrale di Roberto Bracco, un autore poco ricordato, ma assai significativo della sua epoca più volte candidato al Nobel, scoperto e pubblicato per la prima volta dalla giovanissima studiosa per la edizioni Evoè. Nel suo vasto ed articolato commento Casadio coglie con estrema precisone gli aspetti della personalità della protagonista che dal precedente dramma, "I pazzi", lo scrittore che, come ogni autore consapevole delle ragioni fondamentali della sua opera letteraria, tiene sempre presente alla sua immaginazione poetica, corregge e trasforma nella sua nuova opera rendendolo meno ovvio, più complesso ed intrinsecamente coerente. Così anche Casadio descrive con molta nettezza la figura del personaggio che si fa derubare, presenza indiretta sulla scena attraverso la lettera rivolta a lei che la protagonista legge in scena, ponendone in evidenza gli aspetti di diversità rispetto al personaggio dell'opera precedente da cui viene rielaborato. Ancora la studiosa dà un ritratto molto efficace della coerenza morale di Bracco non disposto a cedere in ogni caso dinanzi al regime fascista che prima ne censura l'opera teatrale impedendone le rappresentazioni e riducendo così lo scrittore ormai anziano in una condizione di indigenza, e poi lo avvicina, lo chiama al compromesso, ma scontrandosi con l'intransigenza dell'autore che resta fedele agli ideali iniziali del suo antifascismo, coerente fino alla morte. Gabriele Lanci
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