«La fama di Alfred Schnittke crebbe molto rapidamente e dopo la morte di Dmitri Shostakovich avvenuta nel 1975 divenne uno dei compositori di maggiore interesse del panorama musicale sovietico. Nonostante le resistenze degli organi del regime, gli ostacoli e le restrizioni che impedivano agli artisti sovietici di esibirsi all’estero, Schnittke riuscì a fare eseguire le sue opere sia in Unione Sovietica sia oltrecortina, un fatto che contribuì a renderlo uno degli esponenti più originali e rappresentativi della musica della seconda metà del XX secolo. Schnittke scrisse la sua Prima Sonata per pianoforte nel 1987, l’anno in cui mi venne finalmente concesso il permesso di emigrare all’estero. Questa sonata può essere considerata la prima opera dell’ultima fase della parabola creativa del compositore russo. Quest’opera fu eseguita per la prima volta nell’autunno del 1988 al Metropolitan Museum of Art di New York, nel corso di un concerto interamente dedicato a Schnittke, il primo che si teneva negli Stati Uniti, che avevo organizzato io. A questo concerto presero parte anche Schnittke e sua moglie Irina, che erano venuti appositamente negli Stati Uniti dalla Russia. Come accade nella maggior parte delle opere di Schnittke scritte per un interprete particolare, il contenuto musicale di questa sonata è basato sulle iniziali del nome del musicista, in questo caso le mie. La sonata si apre con una linea molto lenta, che contiene la rappresentazione in note del mio nome. Il primo movimento non possiede indicazioni agogiche, configurandosi come una sorta di recitativo sospeso al di fuori del tempo. In questo movimento è presente il materiale tematico di tutta la sonata, in maniera analoga alle sonate di Beethoven. Il motivo di una canto della tradizione ortodossa appare per poi scomparire e il tema iniziale viene riproposto alla fine del movimento. Ritengo di essere stato molto fortunato a conoscere e ad avere avuto la possibilità di frequentare Schnittke, al quale sono riconoscente sia per l’amicizia sia per la musica» (Vladimir Feltsman). Il pianista e direttore Vladimir Feltsman è uno dei musicisti più versatili e brillanti dell’attuale panorama concertistico internazionale, vantando un vastissimo repertorio, che spazia dal Barocco alle opere dei compositori contemporanei. Ospite gradito di molte delle orchestre sinfoniche più importanti del mondo sia in Europa sia negli Stati Uniti, Feltsman si esibisce in tutte le stagioni concertistiche e i festival più prestigiosi del mondo.
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