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Grazie per aver condiviso anche quella parte che per molti anni non ho "conosciuto" pur crescendo in tanti momenti insieme . Penso alla nuova visione che questa tua narrazione mi consente di avere dei molti personaggi che ho amato e amo e mi fa riflettere su quanto crediamo di conoscere della nostra famiglia e di quanto in realtà ne conosciamo. Ti voglio bene Cinzia
Un intero pomeriggio con Leda. Una pausa prepotente,inaspettata in mezzo al vortice dei consueti impegni quotidiani. Mi ha fatta fermare, mi hai fatta pensare , mi hai emozionato,scosso,svuotato. trascinata, meravigliosamente trascinata, nel turbinio di una dimensione emotiva affascinante e prepotente. Ho viaggiato nel mondo delle pagine , sono stata come Carmen e con Carmen illusa dalla speranza di un amore sereno;ho sofferto come Leda e con Leda di un abbandono materiale ed affettivo al quale non si può dare giustificazione;ho sentito come Giulio e con Giulio il peso di una condanna alla sofferenza tanto assurda quanto quasi cercata. Ho sentito il sollievo del perdono che come un regalo inaspettato sgrava l'animo. Mi rimane tutto il tumulto emozionale di pagine ricche non tanto di vita quanto di emozioni...forti, prepotenti, inarrestabili. L'autrice ha un grande dono, una grande capacità che va oltre il sapere scrivere.Sa regalare la possibilità di rivivere nel mondo delle sue parole, la maestria di regalare l'evasione dal contingente, l'arte di travolgere con le emozioni. Non sono un critico letterario e non ho le competenze per dare un giudizio a quello che ha scritto ; amo leggere e ho letto tanto e il più bel dono che ho ricevuto dai miei amati libri è la possibilità di potere vivere centinaia di vite in una. E' quello che mi ha regalato Cinzia Nazzareno e la sua storia...la possibilità di vivere la vita dei suoi personaggi con i suoi personaggi. Raramente mi è capitato di essere tanto rapita da una storia ma capisco anche il perchè. La storia di Leda è la storia di ognuno di noi ogni volta che si è trovato abbandonato e deluso. Leda è quello che vorremmo essere tutti noi. Leda è il coraggio e la forza di perdonare e di riscattare un passato pieno di dolore. Il dolore non appartiene solo a Leda, appartiene a tutti noi. Il perdono appartiene a Leda ed è il più grande esempio di dignità e umanità che ci regala. Che possa essere per l'autrice solo l'inizio.
Un bellissimo romanzo ricco di emozioni ma la cosa che più mi ha fatto riflettere è che il perdono salva chi perdona e non chi viene perdonato... Non c'è niente di più vero.. complimenti Cinzia..
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