Un bocconiano in crisi mistica: "un bel giorno vidi riflesso nello specchio un piccolo spettro bianco con una specie di Magilla Gorilla sulla spalla. Compresi allora che qualcosa non andava per il verso giusto e che stavo imboccando come un siluro le luride porte dell'inferno. Padrone della mia rovina, gioivo della caduta a rotta di collo verso tutto ciò che è male. Volevo vivere come Miller, morire come Mishima e uccidere come Burroughs. E sognavo di essere Bukowski, buttato qua e là tra i bordelli di Los Angeles, con un bicchiere di whisky in mano e una prostituta accanto". Le riflessioni di un ventenne indeciso fra fine settimana a Forte dei Marmi e musica punk, fra cultura alternativa e la "Milano da bere". )
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