Un libro che fa rivivere, attraverso le immagini, uno dei periodi più controversi della storia contemporanea.
«Il Sessantotto dietro le bandiere. Visto, e ora raccontato da un fotografo ribelle che dopo i cortei seguiva gli operai, gli studenti, nei quartieri, nelle scuole, nelle domeniche di riposo. Per capire cosa fu quel moto di liberazione che non vinse, ma cambiò tutto» - Robinson, La Repubblica
«Qualche volta la lotta di classe è la lotta di un'immagine contro un'altra immagine, di un suono contro un altro suono» – Jean-Luc Godard
«In questo libro ci sono più di ottanta fotografie che mostrano il Sessantotto come io l'ho visto e l'ho vissuto, un Sessantotto legato sicuramente più all'onda lunga che ha generato che non al momento germinale della contestazione all'interno delle università, più alle proteste dell'autunno caldo operaio e delle lotte del proletariato urbano, che non alla stagione beat e al mondo hippie da cui mi separavano età e formazione sociale e culturale. E poi ci sono gli slogan dell'epoca e le mie parole e i miei racconti. Per una volta ho voluto giocare in prima persona con il potere di rimemorazione della fotografia, ho voluto essere io a togliere il fermo immagine a queste mie foto, a liberare la memoria dai lacci della loro forza simbolica e ad affiancarle con i ricordi di quel periodo, di un'Italia in profonda trasformazione, densa di fermenti e di contraddizioni, che io giovane fotografo nei primi anni sessanta iniziavo a scoprire e a indagare.» Uliano Lucas)
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