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«Conosci te stesso» recita l'iscrizione all'entrata del tempio di Apollo a Delfi. E forse, quando Socrate si recò in visita all'oracolo, riconobbe in quella frase la voce di un demone interiore, che lo invitava a sondare i propri limiti per poi metterli alla prova nella vita pubblica.
«Una relazione amorosa tra Socrate e Aspasia? Alcuni dettagli del Simposio, uno dei pochi dialoghi platonici a parlare della giovinezza del filosofo, qualche sospetto lo sollevano.[...] È una possibilità che ha intrigato molti lettori, nel corso dei secoli. Il musicista e studioso britannico Armand D'Angour la difende con vigore nel suo nuovo libro Socrete innamorato (Utet)» - Mauro Bonazzi, La Lettura
Infatti, che fosse ospite di simposi nelle case ateniesi più altolocate o a passeggio nell'agorà, Platone e Senofonte ce lo raccontano spesso sprofondato in uno stato di trance introspettiva. Da lì era però sempre pronto a innescare, candido e insieme sornione, le discussioni più serrate, inanellando una dopo l'altra domande, aporie e contraddizioni senza risparmiare nessuno, tantomeno i numerosi rivali che avrebbero poi avuto modo di vendicarsi con l'ausilio della famigerata pozione di cicuta. Per ironia del destino, se siamo abbastanza informati sulle circostanze della morte, sulla vita del padre del pensiero occidentale sappiamo invece ben poco. Non avendo lasciato nessuna opera scritta, il Socrate che tipicamente ci immaginiamo è un anziano ed eccentrico signore dai lineamenti faunini, presentato ora nella variante di maestro carismatico per i dialoghi platonici, ora di cialtrone mistificatore per le commedie di Aristofane. Rileggendo le fonti della tradizione alla luce di altri testi dimenticati e trascurati, il grecista Armand D'Angour ci porta indietro nel tempo e nello spazio, fino ai piedi dell'acropoli di Atene nel suo momento di massima fioritura. Tra le strade di questa mitica città, mai così vivida, incontreremo finalmente e per la prima volta il giovane Socrate: irresistibile scavezzacollo restio a proseguire l'arte paterna di scalpellino, cultore di musica in viaggio a Samo con l'insegnante Archelao, agile lottatore ed eroe di guerra che nella battaglia di Potidea porta in salvo l'amato Alcibiade. Ma non è tutto: una scia di indizi conduce D'Angour a scoprire persino uno spiazzante Socrate innamorato di Aspasia di Mileto, futura compagna di Pericle, dietro cui potrebbe nascondersi Diotima, la fascinosa etera del Simposio, «maestra di cose d'amore» e ispiratrice dell'amore più grande, la philosophia.L'articolo è stato aggiunto al carrello
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