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Indice
La città è il luogo della modernità per eccellenza. Già lo notava Baudelaire a metà Ottocento e lo rimarcava Benjamin nel primo Novecento. La città industriale è il luogo del progresso, dell'omologazione e della razionalità, secondo quanto ci dicono Davico e Mela, autori di una sintetica guida agli studi di sociologia urbana degli ultimi 150 anni. Lo studio della città e delle sue trasformazioni, dei suoi abitanti e della loro estrazione sociale: tutto questo - e molto altro ancora - consente un'ottica diversa e spesso penetrante della storia sociale, politica e culturale dell'Occidente dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri. Gli eventi che hanno segnato le tappe del processo di modernizzazione delle società europee e nordamericane trovano nelle dinamiche urbane ampi riflessi e condizioni sovente facilitanti. Eloquente in tal senso è il rapporto tra città e industria, e più in generale tra organizzazione dello spazio urbano e sistema produttivo di beni e servizi. Amministrazione e fisionomia delle città mutano nel passaggio dal fordismo all'odierna globalizzazione dei mercati e delle merci. Scompaiono, appunto, le città fordiste, gravitanti attorno alle fabbriche dell'impresa egemone, e crescono le città "diffuse", policentriche, sempre più protagoniste del governo del territorio e del suo sviluppo. Nel corso del Novecento abbiamo assistito al susseguirsi di fenomeni di concentrazione e deconcentrazione urbana, di degradazione e riqualificazione di aree delle città investite dai processi di trasformazione sia del sistema capitalistico sia del ruolo degli stati nazionali. La città è anche il luogo in cui la modernità matura prima la propria tradizione culturale e poi il suo superamento, negazione o inveramento a seconda dei pareri, in quella postmodernità che è soprattutto ibridazione tra culture diverse. La città come specchio della storia, ma anche la città come laboratorio della storia, dove si sperimentano le forme di convivenza del futuro.
Danilo Breschi
Con la rivoluzione industriale, la città è diventata il luogo emblematico della società moderna, della sua organizzazione economica, politica e culturale. Oggi l'innovazione tecnologica, la crescita delle comunicazioni e la globalizzazione stanno imprimendo una svolta alla struttura sociale e fisica degli agglomerati urbani. Il testo è incentrato sull'interpretazione in chiave sociologica dell'urbanesimo nelle sue connessioni con la storia dell'economia e della cultura.
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