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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
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«Non glorifico il dolore, tuttavia senza di esso la nostra esistenza sarebbe incompleta».
«Un libro formidabile, che ti fa pensare a quanto sia ovvio e come mai nessuno ci abbia pensato prima» – Alberto Pezzini, Libero
«Uno specchio nel quale studiare se stessi con piú onestà» – Carlo Pizzati, la Repubblica
«Una fondamentale rivalutazione del dolore che rende umani» – Marco Ventura, la Lettura
Il mondo contemporaneo è terrorizzato dalla sofferenza. La paura del dolore è cosí pervasiva e diffusa da spingerci a rinunciare persino alla libertà pur di non doverlo affrontare. Il rischio, secondo Han, è chiuderci in una rassicurante finta sicurezza che si trasforma in una gabbia, perché è solo attraverso il dolore che ci si apre al mondo. Eppure la condizione nella quale tutti noi viviamo è ammantata dal rifiuto collettivo della nostra fragilità. Una rimozione che dobbiamo imparare a superare. Attingendo ai grandi del pensiero del Novecento, Han ci costringe, con questo saggio cristallino e tagliente come una scheggia di vetro, a mettere in discussione le nostre certezze. E nel farlo ci consegna nuovi e piú efficaci strumenti per leggere la realtà e la società che ci circondano.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E molto interessante lo consiglio vivamente
Byung-Chul Han ha un'acutezza che sorprende ogni volta. Unico punto negativo del libro sono le pagine in cui si fa riferimento al covid: ho trovato che qui l'autore si sia concentrato solo su un aspetto tralasciando degli argomenti importanti e ciò fa sì che il discorso che ne viene fuori relativamente a questa parte sia debole e poco convincente. Per il resto un ottimo saggio!
Molto interessanti il concetto di "società dei palliativi" e della generale anestesia dell'essere umano rispetto al mondo che lo circonda, finalizzata a non fargli provare alcun tipo di dolore. Molto acuta anche la parte sull'importanza del dolore ai fini della crescita personale ed in funzione di catarsi, ho apprezzato molto anche le citazioni di Nietzche. Forse la pagine sul Coronavirus sono un po' troppo frettolose ed incentrate sul concetto di libertà senza analisi del relativo dovere, le ho trovate meno curate ed approfondite rispetto alle altre parti.
Recensioni
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