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La sinistra italiana e gli ebrei. Socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992 - Alessandra Tarquini - copertina
La sinistra italiana e gli ebrei. Socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992 - Alessandra Tarquini - copertina
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La sinistra italiana e gli ebrei. Socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992 - Alessandra Tarquini - copertina

Descrizione


Socialismo, sionismo e antisemitismo dal 1892 al 1992

Questo libro ricostruisce i rapporti fra la sinistra italiana e gli ebrei, dal 1892, quando nacque il Partito socialista, alla crisi della cosiddetta prima Repubblica. I protagonisti sono le donne e gli uomini che, in nome del socialismo di matrice marxista, aderirono ad alcune delle più importanti organizzazioni di massa del Novecento. E gli interrogativi a cui l’autrice cerca di rispondere sono i seguenti: chi sono stati e chi sono gli ebrei per i socialisti? Sono oppressi, e quindi insieme a tutti gli sfruttati del mondo partecipano alla lotta per l’avvento di una nuova civiltà, oppure ostacolano la realizzazione del socialismo? Accanto alla storia dei partiti, nella trattazione hanno ampio spazio gli intellettuali che vissero a stretto contatto con la politica. Da questo punto di vista, la rappresentazione dell’antisemitismo, del sionismo e del conflitto arabo-israeliano, negli scritti degli storici, dei filosofi e dei sociologi, ma anche nel cinema, nei romanzi e nella produzione della cultura di massa, aiuta ad approfondire la ragione delle scelte politiche. Nell’arco di un secolo, a delinearsi è una storia di relativa sottovalutazione della questione ebraica.
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Dettagli

2020
16 gennaio 2020
Libro universitario
312 p., Brossura
9788815285683
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Indice

Introduzione
Prologo. I socialisti europei e la questione ebraica dal 1791 al 1892
I. Le origini del problema
1. Socialisti ed ebrei nell’Italia liberale.
2. Il dibattito sull’antisemitismo e il contributo di Cesare Lombroso.
3. L’Affaire Dreyfus e la persecuzione antiebraica nel mondo.
4. Il Psi e la Seconda Internazionale contro il sionismo.
5. La lezione di Georges Sorel e i sindacalisti rivoluzionari.
II. L’inadeguatezza della sinistra
1. I socialisti e il sionismo dopo la Grande guerra.
2. Il Psi contro la dichiarazione Balfour.
3. Il mito e il ruolo dell’Urss.
4. La sinistra di fronte alle leggi razziali.
5. I comunisti da Gramsci a Togliatti.
6. I socialisti massimalisti.
7. I socialisti riformisti.
8. Giustizia e Libertà.
9. Le prime testimonianze della Shoah.
III. Un’amicizia precaria
1. I partiti di sinistra nei nuovi scenari internazionali.
2. La nascita di Israele e il conflitto del 1948.
3. La rappresentazione dei kibbutzim.
4. Un’amicizia precaria.
5. La riflessione degli intellettuali marxisti.
6. La cultura di massa: il cinema e i fumetti.
7. La memoria della Shoah.
8. Fra antisionismo e antisemitismo.
9. La crisi di Suez.
10. 1958: il primo decennale del nuovo Stato.
IV. La scoperta degli ebrei
1. Una nuova sensibilità da Genova al centro-sinistra.
2. Il processo Eichmann e l’era del testimone.
3. Il contributo di uno storico di sinistra.
4. La letteratura racconta Auschwitz.
5. Il Psi scopre Israele.
6. Il Pci e i compagni del Maki.
7. La guerra dei Sei giorni e lo scontro fra le sinistre.
8. I socialisti al governo.
9. Le riflessioni degli intellettuali sul conflitto arabo-israeliano.
10. 1968: il ventennale di Israele.
11. L’Internazionale Socialista e la battaglia contro l’antisemitismo in Urss.
V. La crisi
1. La crisi dei rapporti fra la sinistra italiana e gli ebrei.
2. La discussione nel movimento studentesco e nei gruppi extraparlamentari.
3. Il Pci, il conflitto mediorientale e la guerra del Kippur.
4. I comunisti e l’antisemitismo.
5. Uno Stato sionista e razzista.
6. I socialisti amici di Israele.
7. E gli intellettuali?
8. W la Rai.
9. 1978: il terzo decennale dello Stato ebraico.
VI. Grandi speranze
1. Le sinistre e lo scenario del Medio Oriente.
2. La guerra del Libano.
3. Gli intellettuali di sinistra.
4. La svolta di Bettino Craxi.
5. 1988: quarant’anni di Israele.
6. Dal Pci al Pds.
7. Il dibattito sull’antisemitismo.
Conclusioni
Ringraziamenti
Indice dei nomi

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Giorgio
Recensioni: 5/5
Analisi eccezionale

La splendida analisi della Tarquini si può dividere nei rapporti della sinistra con la questione ebraica (compresi sionismo e Shoah) e Israele. Riguardo alla prima, la sinistra prima del 1945 adotta il punto di vista della Judenfrage di Marx (comunisti) o della tesi di Kautsky per la II Internazionale (socialisti): entrambi rigettano il sionismo e negano agli ebrei l'ambizione a uno Stato. L'antisemitismo è una questione di classe e finirà con la fine della società divisa in classi. Le categorie marxiste non consentono di comprendere la Shoah (p. 116), ridotta a fenomeno estremo dell'Illuminismo (Adorno e Horkheimer) e del capitalismo. Il sionismo, specie con la nascita dei movimenti, diventa sinonimo di colonialismo (cap. IV). In più, la sinistra non coglie la portata delle leggi razziali del fascismo perché nega l'esistenza di una cultura fascista (p. 68). Riguardo alla seconda, Tarquini critica chi vede nel 1967 il punto di rottura: già nel 1950 la sinistra criticava il kibbutz e il sostegno americano a Israele (p. 104). Il PCI segue la politica estera dell'Urss, i socialisti diventano filoisraeliani dal 1960, quando danno vita al PSU con i socialdemocratici, da sempre al fianco di Israele. Il PCI sostiene l'Olp in nome di un fantomatico socialismo arabo (Pajetta, p. 217). I movimenti fanno i terzomondisti contro l'imperialismo di Israele razzista (p. 210 e p. 186 su Rodinson e Fortini), accusato di genocidio con la guerra del Libano (p. 255). Poche le voci fuori del coro (Ascoli p. 222, Terracini p. 224, Fubini p. 245; v. anche Intini p. 253). Le posizioni si scambiano negli anni '80, con la svolta di Craxi, dettata da esigenze geopolitiche (p. 263), e il dibattito nel PCI tra il 1984 e il 1986, dopo la morte di Berlinguer (p. 272).

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fenas
Recensioni: 5/5

Grandissimo libro sul rapporto tra sinistra italiana ed Ebrei! Che cerca di comprenderne le origini nell'impercettibile pertugio tra socialismo, sionismo e antisemitismo... e tanto altro!

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