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scheda di Lo Bue, M., L'Indice 1993, n. 6
(scheda pubblicata per l'edizione del 1993)
Questa nuova edizione con testo a fronte del famoso testo galileiano è stata curata da Andrea Battistini ed è arricchita da una lunga e interessante introduzione, da molte note di commento al testo e da un'ampia bibliografia. Vengono riprodotti con qualche modifica (di cui si trova ampia spiegazione nelle note) il testo e la traduzione del "Sidereus Nuncius" curati da Maria Timpanaro Cardini per l'edizione Sansoni del 1948. Il "Sidereus Nuncius" datato 1610 è il primo resoconto pubblicato da Galileo sulle osservazioni astronomiche da lui compiute col cannocchiale. In esso dopo una breve descrizione dello strumento sono descritte essenzialmente tre novità: la struttura irregolare della Luna; l'esistenza di una moltitudine di stelle non visibili a occhio nudo e in particolare il fatto che le nebulose e la Via Lattea, opportunamente ingrandite, risultano formate da ammassi molto fitti di stelle; e infine la scoperta degli astri Medicei ovvero dei satelliti di Giove. Se la dimensione rivoluzionaria dell'opera galileiana dal punto di vista strettamente scientifico può risultare ovvia per il lettore odierno, non si può dire altrettanto di almeno altre due chiavi di lettura per questo libro. La prima è stilistica; il "Sidereus Nuncius" è una delle prime opere nelle quali compare lo stile argomentativo in cui oggi vengono scritti gli articoli a carattere scientifico. La seconda prescinde dal contenuto tecnico e riguarda semmai la storia della cultura barocca in genere; infatti, come si legge nella bella introduzione di Andrea Battistini, questo libretto pubblicato il 13 marzo 1610 con una tiratura di 550 copie raggiunse una popolarità internazionale enorme. Nel 1612 il suo "messaggio" era arrivato a Mosca e in India, nei tre anni successivi se ne ebbe una sintesi in lingua cinese. Dunque oggi una rilettura del 'Nuncius', oltre che piacevole per la bellezza propria del testo, permette di conoscere uno dei libri chiave per comprendere l'immaginario scientifico, letterario e artistico dell'era barocca.
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