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Provocatore, geniale, scorretto, passionale, polemico e divertente, in altre parole: Michael Moore. L'uomo che è riuscito a portare il genere documentario ai vertici dei box office di tutto il mondo, torna con un'opera molto importante, da qualsiasi punto di vista si decida di valutarla. Sicko non è, come spesso è stato definito, "un'analisi sul sistema sanitario americano", è piuttosto una pellicola che, coscientemente e con il giusto equilibrio fra dramma e comicità, è stata pensata per scatenare il dibattito, smuovere le coscienze e far ragionare un paese nel quale 50 milioni di persone non possono concedersi il lusso di ammalarsi. E per raggiungere il suo obiettivo, Michael Moore non va certo per il sottile. Attraverso un lungo lavoro di ricerca, soprattutto on line, il regista americano ha raccolto una serie di scioccanti testimonianze di malasanità a stelle e strisce che non possono lasciare indifferenti. Il corpulento filmmaker, stuzzicando una ferita ancora aperta, mostra come ai i volontari che collaborarono alle operazioni di salvataggio l'11 settembre 2001, non vengano pagate le spese sanitarie per malattie contratte, soprattutto, in occasione di quell'evento e, per tutta risposta, li porta a curarsi a Cuba. Nonostante alcuni aspetti di Sicko possono irritare (Il Canada, l'Inghilterra ma soprattutto la Francia presentata come un paradiso "tout court", quando tutti sanno che non è proprio così, almeno per la Francia) si esce dalla sala con gli occhi lucidi e due certezze: Michael Moore è un uomo intelligente e preparato e il suo cinema è maledettamente efficace. Poi una frase bellissima citata dal regista nel suo documentario: " Sono Michael Moore! Questi uomini sono americani e vorrebbero la stessa assistenza sanitaria che riservate ai prigionieri di Al Quaida!". Da vedere!
Parlando da medico, posso dire che è un lavoro forse un pò forzato e anche non molto obbiettivo;ma assolutamente da vedere,tanto per farsi un'idea di cosa possa significare non avere un sistema sanitario pubblico come abbiamo un Italia....ATTENZIONE CI POTREMMO ARRIVARE!!!
Sono passati più di cinque anni dall'uscita di questo splendido documentario di Michael Moore, eppure mantiene intatta la sua attualità. Da vedere e rivedere!
Recensioni
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