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inguardabile.
Non so quale sia il motivo della recente rinascita cinematografica della figura dello squalo, ma è inutile citare quel film di Spielberg, né ricordare come generalmente le pellicole di genere che provano a terrorizzarci con storie di selaci assassini vengano fuori un fallimento (ovviamente salvo casi straordinari). Con Shark Week sono letteralmente in imbarazzo: non saprei come valutare questa produzione Asylum. Tuttavia Shark Week, rispetto alla media delle produzioni della casa americana, ha dalla sua un piccolo vantaggio: una trama. Non necessariamente interessante, ma presente. Un buon 77% delle scene sono funzionali a farla proseguire, il restante 23% ha il pregio di non farla rallentare troppo. In poche parole si parla di un specie (mooolto lontana) di Saw con gli squali. Il gioco è; "scappa dagli squali mentre ti insegno la scienza". Riducendolo ai minimi termini, Shark Week, ha la struttura il ritmo e la difficoltà ad arrivare in fondo di un videogioco per NES; La soluzione all'enigma arriva alla fine del primo livello: poi è un susseguirsi di ripetizioni nei dialoghi (banali, prevedibili e..lasciamo perdere) di scene e di tanto sconcerto. Questo non può essere un Horror: diciamo un fantasy misto drammatico e demenziale. Se proprio voglio essere generoso, c'è comunque un ritmo discreto grazie ad gruppo di personaggi che ce la mettono tutta per fare del loro meglio. La somma finale fra regia, recitazione, fotografia e costumi galleggia parecchi metri sotto la mediocrità, come un tronco marcio appesantito da muschi e muffe putrefatte tra i miasmi, mentre lumache fosforescenti esalano il loro ultimo alito di non-vita, divorate dal sale che brucia come le mine antiuomo presenti sulla spiaggia (fantasia spicciola). Deludente.
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