L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Due sorelle, due destini, due campionesse. E dietro di loro un padre.
«Sono state nere in un mondo di bianchi, potenti in uno sport elegante, urlanti in un campo che richiede il silenzio. Sempre dalla parte sbagliata. Per provocazione (loro), e per pregiudizio (altrui). Nel nome del padre due figlie sono state le prime afroamericane con la racchetta in mano, per non essere le ultime.»
Questa storia americana di famiglia e successo comincia in un giorno di giugno del 1978, con la romena Virginia Ruzici che vince la finale del Roland Garros e guadagna in una settimana quarantamila dollari. Richard Williams guarda per caso la partita, considera il tennis una noia mortale, ma rimane impressionato dal montepremi. «Dobbiamo fare due figli» dice alla moglie Oracene. «E pregare che siano femmine». È un uomo fortunato, Richard Williams. Il 17 giugno 1980 viene al mondo Venus Ebony Starr, quindici mesi dopo, il 26 settembre 1981, Serena Jameka. Giorgia Mecca racconta la fenomenale carriera delle due tenniste, da figlie obbedienti e sorelle devote a numero uno e due della classifica mondiale e stelle della cultura pop. Dai campi comunali di Compton, periferia della periferia di Los Angeles, al Centrale di Wimbledon, la cattedrale dei gesti bianchi, costretta dal loro arrivo a vestirsi di nero. Le sorelle Williams hanno conquistato complessivamente 30 titoli del Grande Slam, 44 se si considerano anche le vittorie in doppio. Per riuscirci hanno dovuto combattere avversarie, razzismi, ingiustizie arbitrali, pregiudizi. E hanno dovuto piegare il proprio corpo. Soprattutto hanno dovuto smettere di sentirsi sorelle e diventare nemiche. Fino a ritrovarsi il 28 gennaio 2017, vent'anni dopo il loro primo faccia a faccia, sotto rete a scambiarsi il definitivo segno di pace. Sempre e comunque nel nome del padre.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E molto interessante lo consiglio vivamente
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore