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Purtroppo Kay Rush, come scrittrice non ci sa fare. Brava Dj, brava presentatrice, bellissima e conturbate ma una scrittrice acerba. Il suo "seme del desiderio" rimane fisso, atono. Non spicca in Thrilling come di ce la seconda di copertina, e non c'è altro che una guida turistica, fatta male di un viaggio di americane in Italia. Personaggi flebili e ridondanti. Si salva il solo personaggio di Yolanda, che bene o male si distingue in mezza a una monotonia descrittiva quanto narrativa. Sono stati € 18 spesi malissimo, e in più il libro più brutto che abbia mai letto in tutta la mia vita.
Un argomento piuttosto scottante, nascondere la verità, convincendosi che è tutto frutto dell'immaginazione o quasi. Rinnegare le scelte del proprio passato per quale apparente motivo? Incoraggerei chi intrapende una nuova strada una nuova carriera, un nuovo sogno! Fornendo consigli e/o spunti, il miglioramento, sarà senz'altro continuo.
mi ritengo un lettore onnivoro e senza pregiudizi, ragion per la quale mi sono accostato a questo libro: ero curioso di testare se le qualità della Rush deejay fossero rintracciabili anche nella Rush scrittrice. MA NON E' STATO COSI': è proprio vero... ognuno deve fare cio' che SA FARE, e purtroppo la Rush non sa scrivere libri. Imparerà, ne sono certo, ma solo quando si deciderà ad abbandonare facili (o facilissimi)stereotipi, trame ingarbugliate per portare avanti storie un po' maldestre, idee rapite da scrittori veri ( "i conti col passato" è ormai un cliche' trito). Non da ultimo LO STILE, che deve migliorare, migliorare, migliorare: è vero, oggigiorno gli editors fanno miracoli, ma non si possono ancora sostituire agli aspiranti scrittori.
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