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Ho letto 2 volte questo saggio storico: l'argomento in sé per me è sempre stato affascinante, in più Antonia Fraser ha uno stile molto elegante e ben bilanciato. L'ho trovato sicuramente ricco, altamente informativo, completo e imparziale; purtroppo per me la lettura non è risultata sempre scorrevole, ma a parte questo mi è piaciuto e lo consiglierei a qualsiasi appassionato o curioso di storia inglese.
la Fraser racconta la storia delle mogli di Enrico VIII, il re che cercava disperatamente una regina che gli desse un figlio maschio per il trono di Inghilterra. Sulla base della documentazione storica, ricostruisce la vita un tempo, conducendo il lettore per i corridoi del castello gelidi e infestati dai topi, nelle sale da ballo e del trono descrivendo fasti, miserie, ambizioni e crudeltà del potere sovrano per difendere il trono e assicurare la discendenza alla monarchia. Ecco un brano tratto dal testo: "Caterina, dunque, non studiò solo la Bibbia e il Messale, ma anche i classici, Prudenzio e Giovenco, Sant'Ambrogio e Sant'Agostino, San Gregorio, San Gerolamo, Seneca e gli storici latini; alla fine parlava il latino classico con scioltezza. Apprese inoltre diritto civile e canonico, araldica e genealogia - discipline, queste ultime, indispensabili a una principessa del Rinascimento che doveva svolgere il proprio ruolo in un mondo complesso dove la panoplia spesso simbolizzava il potere? ma la regina Isabella trasmise alle figlie anche la più universale tradizione femminile delle arti domestiche fondamentali; e ciò è particolarmente notevole se si considera che quelle ragazze erano destinate a sposare non mercanti o contadini ma re o arciduchi. Si diceva che la regina cucisse personalmente tutte le camicie di re Ferdinando. Certamente le figlie appresero a filare, cucire, cucinare" I libri dell'autrice sono belli secondo me perchè mostrano il lato umano dei personaggi che scendono dal piedestallo per avvicinarsi al lettore che ne condivide paure, speranze e difficoltà.
Testo corposo ma scorrevole, ben documentato. Direi mai noioso, anzi tenuto vivo e interessante da ricorrenti digressioni sulla storia e la società del tempo. Vero affresco di un'epoca, che al di la' delle cronache personali delle protagoniste consente di conoscere, almeno nelle sue linee generali, gli assetti politici e i rapporti fra le principali potenze europee nei primi decenni del XVI secolo. Riguardo alla descrizione dei profili dei personaggi ho apprezzato l'"onestà professionale" dell'autrice nel non forzare notizie e soprattutto giudizi in assenza di dati oggettivi. Credo che sia proprio ciò un bravo storico dovrebbe sempre fare: sviluppare magari delle ipotesi, mutuate dall'analisi dei documenti e dall'esperienza professionale, ma fermarsi comunque al momento giusto nell'impossibilità di esprimersi con ragionevole certezza su fatti e persone.
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