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da OBLIO I, 4 Luisa Sarlo Il volume raccoglie saggi pubblicati nel corso degli anni su riviste e volumi miscellanei, che si concentrano sulla poesia del secondo novecento. Raffaella Scarpa, attraverso indagini metrico- stilistiche, prende in esame autori come Caproni, Zanzotto, Amelia Rosselli. Un consistente nucleo di saggi riguarda Caproni. In Tecniche reticenti, indagando minuziosamente il confine talvolta labile tra le varie espressioni del silenzio, la studiosa prende in esame le figure di soppressione nell'opera del poeta: tra le evanescenze, le dissolvenze della prima stagione poetica e la caccia alla «bestia-onoma» dell'ultima fase metafisica, le figure del tacere risultano ricorrenti, strutturate, così da poter essere analizzate come indizio di stile. Altri tre saggi si concentrano sulle prose di Caproni. «Cronache letterarie» di Giorgio Caproni, passando in rassegna alcuni contributi saggistici di argomento letterario, definiti dall'autore «cronache», con una presa di distanza da certa critica «addottorata», rintraccia le basi di una teoria caproniana della poesia, individuando alcuni snodi cruciali: la nozione di poesia, intesa come atto «preterintenzionale», capace talvolta persino di anticipare la storia; la distanza di linguaggio e forma poetica dalle convenzioni del codice comune; il significato e la funzione creativa della parola poetica. All'interno del vivace dibattito del dopoguerra, contraddistinto dal nodo dell'incidenza degli eventi storici sulla creazione poetica e sul rinnovamento della poesia, Poesia e poetiche a priori esamina l'impegno caproniano a definire la poesia di terza e quarta generazione, analizzando le posizioni teoriche ermetiche e cercando di individuare le premesse della poesia a venire.
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