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«Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Sono bastate poche parole: ‘Suo figlio probabilmente è autistico’»
«La storia che Franco ha raccontato a Ervas è talmente forte, drammatica, ma anche gioiosa e sorprendente – e Franco la sa comunicare con tanta intensità, e determinazione di aiutare gli altri ragazzi nelle condizioni di Andrea – che non avevo dubbi sul successo del libro”. - Daria Bignardi
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Ingredienti: un padre bisognoso di libertà e avventura, un figlio 17enne imprigionato in un mondo oscuro, un viaggio in coppia a 2 ruote dagli USA al Brasile, una comunicazione quasi solo scritta che rivela lampi di profondità e bellezza. Consigliato: a chi viaggia contromano senza bagaglio e senza meta, a chi cerca di spezzare le catene dell’autismo.
Un libro che racconta di un Amore Unico, come solo lo può essere quello di un genitore per un figlio. Una storia vera, che racconta di un viaggio in moto attraverso l'America, di Franco e suo figlio Andrea, diciottenne, autistico, meraviglioso. Molto spesso quando i genitori parlano dei problemi di salute che possono avere i figli, lo fanno raccontando la sofferenza, il dolore, la fatica...ecco in questo libro, nonostante ovviamente si capisca quanta forza debbano avere i genitori di Andrea per vivere dentro questa "bufera" si parla solo di Amore. Ed è un libro che è poesia, e che tutti dovrebbero leggere.
Per me è stato impossibile non essere coinvolta da questo libro. Ti tiene magneticamente incollato a sè finchè non giungi all’ultima frase. Scritto magistralmente, con uno stile che ho adorato fin da subito, e che ha il potere di trascinarti dentro, tra le parole, tra le lettere, tra i sentimenti e i silenzi che parlano. Questo volume di poco più di 300 pagine narra un viaggio. Questo è il racconto del viaggio di un papà e di un figlio, Franco ed Andrea. A questo racconto di viaggio si intreccia il racconto del rapporto tra un genitore e il figlio autistico. Particolarmente toccanti e commoventi sono le scarne, eppure dense, comunicazioni scritte che Andrea riesce ad avere con il padre e la madre. Perché è solo scrivendo che Andrea riesce ad aprire una finestra a papà e mamma. E queste stesse righe scritte sono ciò che Franco avrà di più caro nei momenti peggiori. Quando Andrea sarà più distante, nel suo mondo, Franco lo avvicinerà a sé così, trovandolo comunque tra quei bigliettini, comprendendolo anche in quei momenti. Sicuramente un romanzo che ci avvicina a comprendere il problema della diversità e anche un modo diverso di affrontarlo, senza rassegnazione ma con uno spirito di grande propensione alla vita! Consiglio vivamente questo libri. Abbandonarsi alle emozioni può segnare l’anima e Andrea arriva all’anima, proprio qui, nella pancia.
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