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Se Steve Jobs fosse nato a Napoli
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Se Steve Jobs fosse nato a Napoli - Antonio Menna - copertina
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Se Steve Jobs fosse nato a Napoli

Descrizione


Due ragazzi chiusi in un garage si inventano il computer del futuro: leggero, veloce, dal design innovativo, che non si blocca e non prende virus. Se fossimo in America, la storia avrebbe un lieto fine, fatto di soldi, gloria e successo. È andata così a Steve Jobs e alla sua Apple. Ma siamo a Napoli, dove il genio non basta a cambiare un destino. Lo sanno bene Stefano Lavori e Stefano Vozzini, due ragazzi dei Quartieri Spagnoli, che per avviare l'attività e vendere il loro rivoluzionario computer si scontrano con il peggio del Belpaese: in Italia i prestiti si fanno solo a chi ha già i soldi, le regole sono scritte per gli scemi perché i furbi se le scrivono da soli, i bandi li vincono gli amici di amici, la burocrazia chiude un occhio su chi è ben ammanigliato, ma li tiene spalancati sui poveracci. E ammettendo che i due guaglioni siano abbastanza affamati e folli da non arrendersi, quando ci si mette di mezzo la camorra il loro sogno va letteralmente in fumo. O, almeno, così sembra. Questo racconto, tanto amaro quanto esilarante, è nato come post sul blog dell'autore e in poche ore ha fatto il giro del mondo prima di diventare un libro. Antonio Menna spiega in modo divertito e insieme spietato la condizione di un Paese che sguazza nei suoi mali e incoraggia le buone idee ad andarsene. E ci svela perché da noi la Apple non sarebbe mai nata. E forse Steve Jobs sarebbe finito a vendere le pezze al mercato. Prefazione di Pino Aprile.
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Dettagli

2012
X-177 p., Brossura
9788820052409

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Valentina
Recensioni: 5/5

Delizioso. Amarissima vicenda narrata con leggerezza, riuscendo tuttavia a disegnare perfettamente personaggi, sentimenti e atmosfere di Napoli. Ci si indigna per ciò che accade ai protagonisti, ci si commuove e, alla fine, un filino di speranza serpeggia pure.

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virginio
Recensioni: 5/5

E' un amaro racconto di una realtà italiana che merita di essere letto, in quanto esposta in modo piacevole, lineare ed avvincente. Lascia molto da meditare.

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mossy
Recensioni: 5/5

Il mio voto alto va all'idea ironica e reale della storia. Sono di Napoli e purtroppo mi sono ritrovata in tutta la vicenda. I sogni si deve provare a realizzarli questo è il messaggio più concreto. Il testo provoca "riso amaro" soprattutto per il ruolo della burocrazia nello sviluppo delle idee...le scartoffie bruciano le idee. Leggete anche la storia dei Tre terroni dello stesso autore.

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Conosci l'autore

Antonio Menna

1971, Potenza

Antonio Menna è nato in Basilicata ma ha sempre vissuto a Napoli. È laureato in scienze politiche. Ha cominciato a collaborare con i giornali a 18 anni e non ha più smesso. E' iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 1991. Collaboratore del quotidiano Il Mattino, suoi articoli appaiono su testate nazionali e locali, tra cui Il Manifesto, Liberazione e la Tribuna, nonché i settimanali Vita e Avvenimenti e il mensile La Voce della Campania. Nel 1996 è stato consigliere comunale a Marano di Napoli, città di 60mila abitanti a nord del capoluogo campano; dal 2000 al 2005, della stessa città, è stato anche assessore alle politiche sociali.Tiene un blog molto seguito, antoniomenna.com, in cui commenta le vicende della sua città. Il...

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