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Anno edizione: 2012
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Leggere per curarsi dalla sofferenza psicologica ed emotiva, dal vuoto e dalla rabbia lasciati dalla perdita di una persona cara; un inno alla lettura, una testimonianza di come avere una passione tanto bella quale i libri/leggere produca numerosi benefici, che possono non solo arricchire e migliorare chi la porta avanti, ma anche chi è attorno al lettore.
Un progetto di lettura quotidiana, comincia così questa incredibile e affascinante avventura di Nina Sankovitch, l'autrice del libro, che la porterà brillantemente a termine dopo un anno esatto, grazie anche alla collaborazione della sua famiglia, un marito e 4 figli che la sostengono e l'aiutano ciascuno con il proprio personale contributo. Lo stimolo le viene dato dalla morte della sorella appena quarantaseienne e i libri che Nina sceglierà di leggere saranno quelli che avrebbe condiviso con Anne-Marie. "Il mio anno di lettura sarebbe stato il mio progetto personale di fuga dentro la vita" dice l'autrice. Dai libri si aspetta di ricevere consigli e insegnamenti, distrazioni ed entusiasmo, serenità e giusto distacco. nei libri troverà anche di più di tutto questo. E' stata una piacevolissima lettura. ricca di moltissime citazioni di altrettanti libri, con alla fine una lunghissima "lista" di titoli a cui attingere...
L'autrice parla del suo rapporto con i libri e lettura e di come cerca di superare il dolore per la perdita della sorella: leggere un libro al giorno. Un'esperienza di sicuro interesse e di particolare impatto per chi decide di riappropriarsi del proprio tempo dedicandosi alla lettura di libri degli autori noti e meno noti, liberi dal condizionamento dei giudizi espressi dai critici letterari. Il primo libro di questa sfida con se stessa è Dracula di Bram Stoker. Una metafora forse involontaria. Se il Conte Dracula deve succhiare sangue ogni giorno per sostenersi, l'autrice dovrà attingere le proprie energie vitali dalla lettura quotidiana e incondizionata. Può sembrare un libro che racconta solo l'esperienza di una lettrice che fa parte di un gruppo di lettura, ma in realtà Nina SANKOVITCH narra la propria esperienza di vita, figlia di genitori emigrati dalla Polonia e dal Belgio durante la Seconda Guerra Mondiale. La cronaca della guerra - con il suo carico di dolore, sofferenza e morte - viene ricostruita attraverso i racconti di suo padre, sopravvissuto ad una strage familiare per mano di partigiani sovietici impazziti. Se la vita non è sempre facile, i libri restano un luogo sicuro in cui potersi rifugiare lontani dal trambusto della quotidianità. Tanti, infatti, sono i titoli citati (riordinati per autore sottoforma di bibliografia consigliata) tra cui: Le intermittenze della morte di J. Saramago, L'eleganza del riccio di M. Barbery, e tanti altri ancora distribuiti in Italia. Un libro da leggere.
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