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I racconti più interessanti sono il secondo ed il terzo. Nel primo ("Se fossi Vera") il tentativo stilistico di far scrivere in prima persona una ragazza con problemi mentali scivola spesso in un linguaggio troppo evoluto per essere credibile.
Questo libro e' composto da tre racconti. Il primo, che da' il titolo all'intera raccolta, offre non pochi spunti riflessivi (come, per esempio, la constatazione che le persone "con dei problemi" -come dice l'autrice- siano di gran lunga piu' ''normali'', piu' sane, piu' profonde e sensibili di coloro che definiamo ''normali''). E' un racconto che infonde tenerezza e partecipazione. Devo dire, pero', che a me e' parso un po' troppo lungo. Alle ultime pagine non ne potevo piu'. Questo e' -molto probabilmente- dovuto all'abile caratterizzazione dell' io narrante. Si tratta di una ragazza che, fra i suoi "problemi", annovera anche una logorrea galoppante, e questo e' reso davvero bene dall'autrice. Forse "troppo" bene, perche', come dicevo, dopo un po' questa protagonista non la si sopporta piu'. Allo stesso tempo pero' le si vuole bene, e la si rispetta. Direi di avere sviluppato quasi una specie d'affetto per lei. E, proprio come si farebbe con una nostra amata sorella o cugina quando non se ne puo' piu', verrebbe da dirle: ti voglio un gran bene, ma potresti chiudere la bocca per un secondo? Oppure potresti raccontare le cose in modo un po' meno snervante?Ma, come dicevo, credo che tutto questo faccia parte di un'ottima caratterizzazione da parte dell'autrice. Il secondo racconto, "Magico Alverman" mi e' piaciuto come da anni non e' riuscito a piacermi nessun romanzo. E' bellissimo. Poetico. Ti entra dentro e ti fa respirare un'altra vita. La narrazione e' perfetta. A un certo punto diventa persino commovente. Ho finito di leggere il libro la settimana scorsa, e ancora non riesco a smettere di pensare a questo racconto. Vale da solo tutto il prezzo di copertina ed e' stato capace di farmi innamorare di questa scrittrice a mio avviso ancora troppo poco conosciuta. Anche l'ultimo racconto e' molto bello e testimonia ancora una volta la bravura della Buschi nel dare vita a voci diversissime fra loro, regalandoci un mondo caleidoscopico nel quale subito riconosciamo il nostro. Tanto di cappello all'autrice.
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