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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Con una grazia e un’ironia propria dei migliori romanzi d’amore contemporanei, da Alta fedeltà di Nick Hornby a Un giorno di David Nicholls, Longarini regala al lettore una grande storia di destino, di fedeltà a se stessi. E, ovviamente, d’amore.
Fabrizio De Santis è l’erede di un’illustre famiglia di notai che da secoli presiede alla stipula di atti e contratti a Milano. Ha scoperto un’irregolarità in un documento redatto dallo studio e ha deciso di denunciarsi alle autorità competenti. Ma proprio mentre è alla sbarra, pronto a costituirsi e affrontare le conseguenze del proprio gesto, irrompe suo padre, che non ha mai mostrato particolare entusiasmo per quel figlio sognatore, svagato e buono. Lo afferra per un braccio e, senza fargli finire la sua deposizione spontanea, lo trascina via rivelandogli quello che era chiaro a tutti tranne che a lui: l’irregolarità c’era, e tutto lo studio lo ha sempre saputo, sfruttandola per arricchirsi. Fabrizio obietta e il padre può fare quello che desiderava da tempo: lo disereda e obbliga Loris, il suo guardaspalle, un passato tra criminalità e guerra del Vietnam, ad allontanarlo da Milano. Per sua fortuna Fabrizio ha un angelo custode: il suo migliore amico Saverio, che gli affida un casale un po’ diroccato nei pressi di San Gimignano… Caterina Vanoli invece vive a Boston, dove insegna architettura del paesaggio. Non è un buon periodo. La madre è scomparsa da poco. Il fidanzato con cui è stata cinque anni l’ha lasciata. Per telefono. E il suo sacerdote di riferimento, padre Joseph (che al liceo era stato il fidanzatino di Caterina), deve farle una rivelazione: l’uomo anaffettivo e violento che l’ha cresciuta non era suo padre. Suo padre era, o forse è, italiano, toscano e viene da un paesino medievale chiamato San Gimignano… Si innesca così la catena di formidabili coincidenze che porterà a incrociarsi le strade dei due irresistibili protagonisti: Caterina, donna forte e fragile al tempo stesso, e Fabrizio, puro di cuore, idealista e un po’ imbranato.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Nulla a che fare con Brando, peccato. A tratti mi è parso di leggere una storia da collezione Harmony, solo più ironico. Resto in attesa del meglio che lo scrittore sa dare.
Un libro in crescendo. Parte tranquillo, ti racconta due storie. Poi le storie diventano 4, poi 5 poi un coro di storie. Poi queste storie si intrecciano, a volte si distanziano come giochi d'acqua in una fontana. Il finale è esattamente quello che speravo, eppure riesce a sorprenderti. Soprattutto, ti fa venire la voglia di prendere in mano carta e penna e scrivere una lettera.
Una favola moderna, scritta con il consueto e inconfondibile senso dell’umorismo di Paolo, si lascia leggere facilmente e infatti l’ho divorato in un weekend. Sarebbe bello se la vita andasse sempre così, se ogni volta che ci sembra che vada tutto storto poi piano piano i pezzi del puzzle si incastrassero e alla fine ci fosse un riscatto sempre e per tutti, che ci ripaga dai mali del passato. Ma si leggono libri anche per sognare...
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