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Fra le diverse informazioni ricavabili dal libro, si riportano alcuni passi che consentono una rapido percorso storico delle origini della processione in onore del Santo a Mistretta. La prima processione, con il vecchio fercolo e l’immagine di San Sebastiano, ebbe luogo nel 1597. Fu un giorno memorabile, vissuto con grande gioia anche perché era un onore che il Santo andasse a trovare per le vie i suoi devoti. Dopo la festa, il popolo propose alle autorità ecclesiastiche di proclamarlo patrono della città assieme a santa Lucia e a san Barnaba. Tale richiesta divenne ufficiale con bolla di papa Clemente VIII del 20 gennaio 1598. Si visse un’atmosfera più intensa nel 1612, allorché si poté fare processione con il nuovo fercolo dei Li Volsi sempre lungo il circuito anulare della Casazza. Tale percorso permetteva di visitare i luoghi della sofferenza: ospedale, carcere, lazzaretti temporanei, allestiti nel convento di Sant’Anastasia, nella casa degli esercizi spirituali (gesuiti) e alla Rabba. Gli amastratini, nel 1723, vollero che ogni 17 agosto si celebrasse la processione di voto. Essa si svolgeva sempre di mattina. Dopo la istituzione del “Circolo dei nobili” (1859), nella corsa fu inclusa “a vutata” davanti alla sede del "Circolo" per dimostrare ai borghesi che i portanti, contadini e artigiani, voltandosi in sincronia e riportando il Santo sulla scalinata della chiesa, avevano nervi saldi e riflessi pronti. Durante la processione del 1871 il fercolo, portato solo dai confrati, cadde. Per ristrutturare la vara nel 1872 fu chiamato lo scultore Salvatore Marino di Palermo. Nel 1900 la statua venne sostituita con la nuova realizzata da Noè Marullo. Nell’era della battaglia del grano, anno 1934, per consentire ai contadini di partecipare alla festa si chiese al prefetto di Messina di trasferire stabilmente la festa di San Sebastiano dal 17 ai giorni 27 e 28 Agosto. Le cose cambiarono con l’emigrazione, e nel 1959 si tornò a far festa il 17 e 18 agosto.
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