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Descrizione


In-16°, pp. 291, brossura originale. Ottimo esemplare intonso. Prima edizione di queste acuminate critiche faldelliane alla politica italiana, composte con lo pseudonimo \Cimbro\". Faldella era stato eletto deputato alla Camera nel 1881, venendo rieletto più volte sino al 1896, quando ebbe la nomina a senatore. Il Faldella (Saluggia, Vercelli, 1846-1928) fu tra i più originali narratori italiani del suo tempo, nell'àmbito del filone piemontese della Scapigliatura ampiamente studiato e rivalutato da Contini per il suo impasto linguistico arditamente espressionista (\"Racconti della Scapigliatura piemontese\", Milano, Bompiani, 1953). Sempre Contini, nella sua introduzione alla \"Cognizione del dolore\" di Gadda, appuntava, discorrendo dei suoi antenati stilistici: \"...i due che sfiorarono la genialità, il sempre citato Dossi e quel suo cadetto piemontese (ma fortemente intinto di Zola), Giovanni Faldella, alla cui quotazione lo zelo di alcuni di noi sembra avere assicurato una buona stabilità\"."
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Dettagli

1883
291 p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Ottima condizione
2560020232662

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(Saluggia, Vercelli, 1846-1928) scrittore italiano. Laureato in legge, si diede al giornalismo e quindi alla politica. Nel 1881 entrò alla Camera, dove fu rieletto più volte sinché, nel 1896, ebbe la nomina a senatore; nel corso della lunga carriera parlamentare le sue posizioni, dapprima di sinistra, si orientarono in senso moderato. La sua vasta e varia produzione di scrittore comprende, da un lato, opere narrative, come i racconti di Figurine (1875), Il male dell’arte. Variazioni sul tema (1876), Madonna di fuoco e Madonna di neve (1888); dall’altro, reportages giornalistici, tra cui A Vienna, gita con il lapis (1874), Un viaggio a Roma senza vedere il papa (1880), Roma borghese (1882). Il meglio di queste prose (di matrice bozzettistica) è da ravvisare in un uso della lingua estroso e...

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