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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Anno edizione: 1986
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Una specie di fantasy violento, opulento, con qualche sprazzo di sensualità che ricorda le odalische di Ingres, e’ quello che offre questo romanzo di Flaubert, lontanissimo da capolavori come “Madame Bovary” e “L’educazione sentimentale”. Tutto è portato all’eccesso: gli splendori architettonici della città di Cartagine e le ricchezze dei suoi cittadini più influenti (il tutto per lo più inventato) e la lotta cruenta tra Cartaginesi e Mercenari, riportata in descrizioni interminabili, che occupano la gran parte del romanzo e che si addentrano in ogni dettaglio delle possibili crudeltà che la guerra comporta (uccisioni, sgozzamenti, decapitazioni, mutilazioni, torture, morti per inedia degli assediati e altro), il tutto inserito in una sarabanda di manovre dei popoli diversi (anch’essi in parte inventati) che si fronteggiano e si scontrano, nella quale non sempre è facile raccapezzarsi. La vicenda della protagonista Salambo’ è tanto esile da sembrare quasi un pretesto per dar sfogo alla logorrea immaginifica di quest’opera. Quanto ai personaggi, sono privi di qualsiasi spessore psicologico; nulla è dato sapere di loro se non il nome e il ruolo sociale. Insomma, niente di più lontano dai miei gusti letterari.
Libro particolare. Mi ha influenzato durante la lettura sapere che Flaubert lo scrisse dopo Madame Bovary con l' intenzione di allontanarsi per un pó da Parigi e dallo stile cronicistico a lui caro. Salambo è svago intellettuale che porta il lettore a distrarsi e a volare quasi sulle sue pagine. Difficile comunque come lettura. È facile smarrire il filo del racconto allorquando la storia è solo un pretesto per l' autore di scrivere e raccontare di tempi antichi, rovine, piante esotiche, tesori e armi.
Leggerlo è necessario come studiare la geometria,in più c'e un gusto incredibile. Veramente bello, poetico e mai scontato.
Recensioni
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