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"un sacco bello" e' un film che all inizio sembra che prosegue come un film godibile e anche avventuroso, poi perde il ritmo e a me e' saputo noioso. poteva farlo meglio...tipo che riusciva ad arrivare a cracovia con l amico e rimorchiavano belle ragazze....pure quando verdone "figlio dei fiori" rincontra il padre (mario brega)poteva farlo diversamente dopo che si rincontravano
memorabile Verdone nella galleria di personaggi tratti anche dalle sue precedenti macchiette TV..mitico ed indimenticabile Mario Brega!!! Ma dove li si trova al giorno d'oggi attori così genuini,caserecci e spontanei? " 'sò comunista cosìiiii! "....e chi se lo scorda? Comunque,a mio parere,a parte una certa dose di autocompiacimento (ma vallo a trovare uno che inquadra così bene atteggiamenti,discorsi e comportamenti stereotipati come riesce lui!),questo esordio rimane assolutamente un cult!
E' il primo film di Verdone, ed anche (con "Bianco Rosso e Verdone" e "Compagni di scuola") quello piu' divertente e riuscito, tanto da essere diventato un piccolo classico del nostro cinema: una irresistibile galleria di personaggi ridicoli ma malinconici e sconfitti (maliconia sottolineata dall' ottima ambientazione in una Roma deserta a Ferragosto e dalla musica di Morricone, che amplifica il senso di vuoto e di tristezza), insomma una comicità amara alla Alberto Sordi, al punto che per un po' si penso' che quest'ultimo avesse trovato un degno erede (ma l'illusione duro' poco...). Il DVD contiene uno "speciale" di 45 minuti sulla genesi del film, interessante soprattutto perchè ci permette di rivedere oggi i protagonisti di allora (ad esempio "Marisol", diventata una bella signora che, abbandonato il cinema dopo questo film, fa oggi la pittrice) che pero' si limitano a pronunciare le solite banalità ("Carlo era un regista meraviglioso...sul set mi sono divertito/a...il film è stato fondamentale nella mia carriera.. " ecc.) né il documentario stesso va oltre i soliti aneddoti (piuttosto inverosimili). Eppure qualcosa di interessante si evince: ad esempio che il vero artefice (il vero regista?) del film fu Sergio Leone: fu lui infatti a scegliere gli sceneggiatori e le musiche e a garantire la supervisione alla regia. Ma il limite piu' grosso di questo "speciale" è la vena autocelebrativa di Verdone, che che si espone al rischio di apparire patetico: si presenta come "l'uomo che non doveva chiedere mai" (tutti lo cercavano, tutti lo volevano: registi, cineasti, impresari teatrali), quindi, serio serio, offre alla nostra ammirazione il tavolo da cucina su cui ha scritto il soggetto del film, poi il tavolino da cui telefonava, alla fine addirittura lo "speciale" si chiude coll'immagine del Colosseo illuminato dalla luna su cui appare il volto di Verdone bambino (insomma: modesia a parte...). La qualità del' immagine nel DVD è ottima, discreta quella dell' audio.
Recensioni
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