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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2018
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Dalla Sicilia arriva una nuova serie di gialli. Ma stavolta la protagonista è una donna.
«La vicequestora Giovanna Guarrasi, detta Vanina, ha l'acume, la tenacia e la fantasia di una grande poliziotta». Giancarlo De Cataldo «Una storia secca, ritmica, scandita, che ti avvolge e ti stritola pagina dopo pagina, sospesa sul ponte instabile tra un passato che non vuole saperne di farsi seppellire e un presente mai del tutto comprensibile». - Maurizio de Giovanni
«La chiameranno l' antimontalbano , ma non è vero. Cristina Cassar Scalia è lei e basta, e Sabbia nera è un gran bel romanzo». - Carlo Lucarelli
Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell'Etna, nell'ala abbandonata di una villa signorile viene ritrovato il corpo di una donna mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. La casa è fatiscente, pressoché abbandonata dal 1959 e saltuariamente abitata da Alfio Burrano, unico erede del patrimonio di famiglia. Risalire all'identità del cadavere è complicato, e per riuscirci alla testarda e scontrosa Vanina servirà l'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Giallo ambientato a Catania, dopo le prime cinquanta pagine si comincia a intravedere il possibile colpevole dell’omicidio, ma il lettore dovrà arrivare alla fine per verificare la giustezza della sua ipotesi. Ricco di colpi di scena, con qualche episodica spruzzatina di gergo siciliano, si apprezza per la trama e costituisce una piacevole lettura.
Ho divorato il libro in pochi giorni e ho letto subito il secondo "La logica della lampara" La scrittura è molto scorrevole, i personaggi sono ben decritti e la storia è veramente molto intrigante.
L'Etna erutta una polvere nera e sottile che scende dal cielo spinta dal vento (ecco spiegato il titolo del romanzo). In una villa semi abbandonata di Catania, nascosto in un montacarichi, è ritrovato il cadavere mummificato di una donna. Ecco l’incipit del romanzo di Cristina Cassar Scalia, dove incontriamo per la prima volta il vicequestore Giovanna Guarrasi (detta Vanina). Il vicequestore si troverà per le mani un vero e proprio caso irrisolto, ma vecchio di 50 anni. Il racconto rispolvererà i fasti della villa e del suo precedente proprietario, morto cinquant'anni prima in circostanze all’epoca non chiarite e ben poco indagate. Ad aiutare la Guarrasi, oltre gli uomini della sua squadra, anche il commissario in pensione Biagio Patanè, che indagò sul caso nel 1959. Un giallo con una trama avvincente che si presta a una lettura di buon interesse, nonostante il diluvio di gialli che descrivono casi analoghi e forse anche più complicati.
Recensioni
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