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Roma senza Papa. Cronache romane di fine secolo ventesimo - Guido Morselli - copertina
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Roma senza Papa. Cronache romane di fine secolo ventesimo
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Roma senza Papa. Cronache romane di fine secolo ventesimo - Guido Morselli - copertina
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Descrizione


Copertina cartonata con alette informative, sporca. Tagli sporchi di polvere, pagine in buono stato. Collana:"Narrativa contemporanea".

184 Mediocre (Poor) .
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Dettagli

1974
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Condizione accettabile
2570161705062

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B.B.
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Questo piccolo capolavoro, terminato nel 1966 e pubblicato per la prima volta (postumo) nel 1974, è un libro davvero geniale nella sua ideazione e stesura. La scrittura dell'autore è dotta e raffinata. Molti sono i riferimenti storici, filosofici e letterari in esso contenuti e che fanno capire quanto vasta fosse la cultura di Morselli, il quale è stato anche abilissimo nel mescolare personaggi reali ad altri frutto della sua immaginazione. Io mi sono divertito a ricercare pazientemente ogni citazione e riferimento in esso contenuto e posso affermare che mi si è aperto un universo sconfinato che non conoscevo. La trama futuristica appare piena, per usare le parole di Aldo Maria Valli, di un "fascino malizioso", grazie alle sue stupefacenti profezie sulla Chiesa cattolica e sul mondo di domani (o di oggi?). Morselli profetizza la protestantizzazione della Chiesa cattolica, immagina la fine dell'obbligo del celibato per i preti, persino la liberalizzazione dell'uso di sostanze psichedeliche all'interno del clero. Il suo sguardo nel futuro intravede l'avvento di "diaconesse" cattoliche, l'affermarsi di una "psicanalisi cattolica" e di tanti altri cambiamenti a dir poco rivoluzionari. Lascia a bocca aperta il concetto di "Socialidarietà" da lui formulato - che altro non è che la globalizzazione del nostro tempo - e il fantasioso personaggio di Augustin Bonnet col suo "Comitato per l'Uniformizzazione delle Chiese Cristiane (CUCC)". L'autore preannuncia persino l'avvento di automobili alimentate a batteria e l'allontanamento volontario del Papa che decide di trasferirsi in una villetta a Zagarolo. Da questo romanzo si desume che Guido Morselli non solo sia stato un abile scrittore, ma anche assai acuto nella riflessione. E pensare che l'ho scoperto per puro caso, grazie alla lettura di un altro libro, "La penna e il compasso" di Paolo Mariani (Il Cerchio,2005), che, menzionandolo in un capitolo, ha stuzzicato la mia curiosità.

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Guido Morselli

1912, Bologna

Guido Morselli è stato un narratore italiano. Condusse una vita schiva e ritirata, per lo più in una villa a Gavirate, presso Varese. I suoi romanzi furono tutti respinti dai vari editori a cui vennero via via presentati e i continui rifiuti indussero M. al suicidio. Solo dopo la morte cominciarono a essere pubblicate le sue opere, tutte improntate a una grande perizia stilistica e a un’originale costruzione d’intrecci. Situazioni di fantapolitica o di fantastoria sono il pretesto per far emergere la paradossalità delle vicende umane: Roma senza papa (1974) racconta la perdita d’identità di una chiesa tesa al rinnovamento; Contro-passato prossimo (1975) ipotizza una diversa conclusione della prima guerra mondiale; Divertimento 1889 (1975) è...

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